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Sanità, Giuliano (UGL): “In crescita del 15% le violenze contro gli operatori. Loro sicurezza sia priorità nazionale”
Oggi 25-08-25, 16:15
La UGL Salute interviene con forza sul tema delle aggressioni al personale sanitario, un fenomeno che continua a crescere nonostante l'inasprimento delle pene introdotto negli ultimi anni. “È ormai evidente – dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale UGL Salute – che la sola risposta punitiva non basta: le aggressioni non si sono ridotte. Solo nel 2024 si sono registrati oltre 18.000 episodi di violenza, con più di 22.000 operatori sanitari coinvolti con una crescita del 15% rispetto all'anno precedente, secondo i dati certificati dall'Osservatorio Nazionale e dall'INAIL. Non possiamo più permettere che chi garantisce la salute dei cittadini venga lasciato senza adeguata protezione”. Per la UGL Salute la sicurezza dei professionisti deve diventare una priorità assoluta. Il sindacato chiede l'istituzione di presidi di pubblica sicurezza in tutti gli ospedali, con postazioni stabili e operative 24 ore su 24 in prossimità dei pronto soccorso. È indispensabile inoltre dotare le strutture di sistemi di videosorveglianza, garantire agli operatori sanitari bodycam per scoraggiare i comportamenti violenti e prevedere pulsanti anti-aggressione in corsie, ambulatori e sale d'attesa, così da assicurare interventi tempestivi in caso di pericolo. “La sicurezza dei professionisti della sanità è una priorità nazionale – conclude Giuliano –. Senza interventi strutturali, sarà impossibile garantire ai cittadini un sistema sanitario efficiente e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose e protette”.
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