s

Sanremo, ragazzo pestato dal branco. Matone: "Mi auguro che buttino la chiave"
12-09-2025, 10:40
“Da ex magistrato mi auguro che buttino la chiave. Quando arrivi a fare una cosa del genere hai scavalcato ogni limite”. Non usa mezzi termini il deputato della Lega Simonetta Matone per commentare l'ennesimo episodio di violenza che si è verificato a Sanremo. Un turista piemontese di 21 anni, disabile e affetto da difficoltà motorie, è stato picchiato con calci e pugni e colpito con una sedia di plastica da alcuni giovani in un crescendo di brutalità. Ospite della trasmissione di Mediaset Morning News, l'esponente del partito di Matteo Salvini è entrata a gamba tesa sulla vicenda. “Un secondo aspetto orrendo – ha continuato – è la mania di filmare episodi come questo. A Sanremo si sono limitati a massacrare di botte il disabile e a pensare con soddisfazione addirittura che fosse morto. Di fronte a reati di questo genere credo una riflessione vada fatta su che razza di società noi tutti abbiamo realizzato”. Parole dure quelle del deputato Matone che ha commentato la raccapricciante scena da “Arancia Meccanica” mostrata da un video. Le immagini hanno permesso di identificare i presunti colpevoli del deprecabile gesto. Tre giovani, residenti a Montecarlo, sono stati arrestati dalla polizia, mentre una quarta persona è ancora ricercata. L'aggressione è avvenuta, domenica scorsa, all'esterno di un bar, tra via Gioberti e via Nino Bixio. Prima dell'alba, intorno alle 4.30, una pattuglia della polizia che si trovava a passare nel centro cittadino è stata avvicinata da alcune passanti che chiedevano aiuto. Gli agenti hanno notato che a terra c'era il ventunenne ferito, mentre quattro giovani scappavano. Grazie a un video che ha ripreso la scena del pestaggio e alle testimonianze dei presenti, le forze dell'ordine hanno individuato alcuni sospettati, tre dei quali sono stati fermati. I poliziotti sono riusciti anche a ricostruire l'intera vicenda. Il disabile, dopo aver trascorso una serata in compagnia degli amici sul lungomare sanremese, è stato inseguito e ingiuriato da quattro ragazzi che non conosceva. Questi ultimi urlavano frasi in straniero, probabilmente insulti, fino a provocare lo scontro fisico. I presunti colpevoli del violento pestaggio hanno un nome e un cognome. Si tratta di Adam Faudel Zeghdar Florian, di 19 anni, Oulhint Yassine, di 18 anni. In un primo momento si pensava che anche Zinedine Calderone, 21 anni, fosse coinvolto. Tutti sono residenti a Montecarlo e dintorni, arrestati con l'accusa di lesioni aggravate. Il fermo è stato convalidato successivamente dal gip di Imperia Anna Bonsignorio, che ha emesso due misure cautelari in carcere nei confronti di Zeghdar e Oulhint. Calderone, scagionato dagli altri due imputati, è tornato in libertà. Dalle immagini del filmato in possesso degli inquirenti, sembra che quest'ultimo sia intervenuto per dividere gli amici dalla loro vittima. Le motivazioni che hanno scatenato l'ondata di violenza restano ancora da chiarire. Gli indagati, in udienza, hanno detto di essere stati provocati. Yassine ha raccontato di essere stato picchiato da qualcuno (ma non ha saputo indicare chi, ndr) della comitiva di tre ragazzi di cui faceva parte il giovane disabile. Questi ultimi gli avrebbero sferrato un pugno in faccia e lo avrebbero sbattuto a terra, procurandogli un occhio nero e una ferita all'orecchio. A quel punto, Yassine avrebbe chiesto aiuto ai propri amici. Nel corso dell'udienza, Florian, nato a Montecarlo, ma originario delle Isole Mauritius, si è più volte scusato per l'accaduto. Tutti gli imputati hanno ribadito di non sapere che l'avversario fosse disabile, giustificandosi col fatto che non si trovava su una sedia a rotelle e non aveva neppure le stampelle.
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 23:00
Il Napoli passa al “Franchi”, Fiorentina battuta 3-1
Il Tempo
Ieri, 22:43
Quanto dura il caldo? Giuliacci: ecco dove l'alta pressione "torna a dominare"
Il Tempo
Ieri, 21:35
Il video di Di Battista e l'attacco "ai giornali che mentono"
Il Tempo
Ieri, 20:50