Sarri e i giocatori per il miracolo Lazio

Alla ricerca della normalità perduta. Il mercato bloccato, la conferenza stampa da remoto revocata, la contestazione crescente di una larga fetta della tifoseria che culminerà nella marcia di martedì ai Fori Imperiali, il presidente Lotito ricoverato in ospedale: un quadro preoccupante anche se c'è una luce in fondo al tunnel e si chiama Maurizio Sarri. Da ieri sera ha ripreso possesso di Formello e ha cominciato a progettare una stagione che si annuncia complicata ma allo stesso tempo stuzzicante. Senza pressione, senza voli pindarici, a fari spenti, con un gruppo che il tecnico deve essere bravo a forgiare, si deve cercare di restare aggrappati al campionato fino a gennaio. Poi si riaprirà il mercato e la società è convinta di poter dare una mano al tecnico per migliorare la squadra. Il primo obiettivo è proprio questo: responsabilizzare i giocatori chiamati a fare il massimo per far tornare il sereno sul cielo biancoceleste. Questo primo anomalo ritiro romano per la Lazio, che ha abbandonato il Cadore dopo diciotto anni, non nasce sotto i migliori auspici anche se la struttura è davvero a cinque stelle. Il giro panoramico concesso ai giornalisti (si spera presto anche ai tifosi) ha confermato la bontà dei progressi di Formello diventato ormai un punto di riferimento per il mondo Lazio. Tant'è, si comincia, già quasi in 15.000 hanno risposto presente nonostante i problemi sul mercato ma la campagna abbonamenti si chiuderà il 24 agosto. Quando comincerà il campionato con la trasferta di Como, rotolerà il pallone e il campo darà il suo verdetto definitivo. Le dirette concorrenti si stanno rafforzando, la Lazio non può farlo ma conta su una squadra che l'anno scorso ha lottato fino all'ultima giornata per la Champions. Basterà? Difficile dirlo, la squadra e Sarri vogliono costruire un piccolo miracolo calcistico..  

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