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Schettino chiede la semilibertà e spunta l'ipotesi di un lavoro in Vaticano
04-03-2025, 17:15
È slittata al prossimo 8 aprile l'udienza per Francesco Schettino, l'ex comandante della Costa Concordia che ha chiesto di poter accedere al regime di semilibertà dopo aver scontato buona parte della condanna a 16 anni e un mese di reclusione per la tragedia all'isola del Giglio (32 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio decedute nel naufragio della nave avvenuto tra il 13 e il 14 gennaio 2012). Se i giudici del tribunale di Sorveglianza di Roma decideranno di concedergli la semilibertà, l'ex comandante potrebbe uscire dalla struttura penitenziaria per andare a lavorare alla digitalizzazione di testi sacri per il Vaticano. Il difensore di Schettino ha infatti presentato la richiesta all'associazione 'Seconda Chance' che si occupa di reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e che ha un protocollo con la Santa Sede, ricevendo disponibilità per la digitalizzazione di documenti per la Fabbrica di San Pietro. "Schettino da cinque anni si è già occupato della digitalizzazione dei documenti giudiziari della strage di Ustica e della strage di via Fani a Roma con il sequestro e l'omicidio dello statista democristiano Aldo Moro - ha spiegato all'Adnkronos il difensore, l'avvocato Paola Astarita - È un campo nel quale ha molta esperienza e ha ricevuto anche encomi per il lavoro svolto in ambito carcerario".
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Il Tempo
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