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Scoppia il caso Chigi-Quirinale. Bignami attacca. "Stupore" del Colle
Oggi 19-11-25, 07:39
«Ci vorrebbe un provvidenziale scossone». Ed ecco che il presunto "golpe" viene evocato per evitare che nel 2027 il centrodestra possa vincere nuovamente le elezioni. Parole che il quotidiano La Verità attribuisce a Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La bufera scoppia alle 12,17 di ieri, quando il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, chiede al diretto interessato di smentire. Smentita che durante tutto il corso della giornata non arriverà mai. In compenso a stretto giro arriva una nota di replica del Colle: «Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo». È opportuno ricordare chi è Garofani. Parlamentare di lungo corso prima della Margherita e poi del Partito democratico, tre legislature all'attivo fino al 2018, è da sempre uno degli uomini più vicini a Mattarella, nonché consigliere del capo dello Stato per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa. Ieri, a Montecitorio, in molti che lo conoscono non erano affatto sorpresi che a finire al centro dello scontro sia finito proprio lui, che sui divanetti del Transatlantico ama ancora conversare con ex colleghi parlamentari e giornalisti, evocando scenari e azzardando previsioni politiche. C'è addirittura chi ipotizza l'esistenza di un audio che, nel caso saltasse fuori, renderebbe indifendibile un'eventuale smentita di Garofani. La Verità, nell'attribuirgli quelle parole, fa riferimento ad una «fonte autorevole». Fatto sta che il consigliere del capo dello Stato al momento preferisce restare in silenzio. Ma Bignami, il quale assicura di non aver sentito il presidente del Consiglio, insiste: «Questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come una grande lista civica nazionale, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti che si spingerebbero addirittura ad auspicare un "provvidenziale scossone". Io non ho mai tirato in ballo il Quirinale, a questo punto nulla costa a una persona, come il consigliere Garofani, di dire "smentisco"». Per le opposizioni si tratta di un attacco inaudito al Colle. Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, «Mattarella ha un ruolo guida, di unità nazionale, chiunque provi mai a dire una cosa diversa, ci troverà dall'altra parte». La dem Chiara Gribaudo è ancora più drastica: «Quello del capogruppo di FdI alla Camera è un attacco mirato contro il capo dello Stato, così si crea un precedente pericoloso». Mentre per il presidente del M5S, Giuseppe Conte, quella di FdI non è altro che una «polemica inventata ad arte per operare una distrazione di massa». Il partito della premier fa quadrato. Il primo ad intervenire, dopo Bignami, è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari: «Né FdI né tanto meno Palazzo Chigi hanno mai dubitato della lealtà istituzionale del presidente Mattarella con il quale il governo ha sempre interloquito con totale spirito di collaborazione, non da ultimo sugli importanti dossier internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente. Infatti Bignami non si è in alcun modo riferito al Quirinale né si è rivolto in modo irrispettoso al presidente della Repubblica ma ha semplicemente fatto notare che sarebbe stata opportuna una smentita del consigliere Garofani per le affermazioni a lui attribuite dal quotidiano La Verità. Smentita che avrebbero risolto sul nascere ogni tipo di polemica».
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