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"Se poi prendi due schiaffi..." La frase contro la studentessa anti-maranza
Ieri 27-09-25, 17:04
Distribuire volantini fuori dalle scuole è uno dei modi più efficaci e "antichi" che studenti e gruppi studenteschi hanno per veicolare le proprie idee. Ma, a quanto pare, non tutti i volantini hanno la stessa dignità. Una giovane militante di Gioventù Nazionale ieri mattina stava distribuendo dei volantini all'ingresso dell'Istituto Romolo Zerboni di Torino, volantini sui quali era riportato lo slogan "Rifiuta la cultura maranza, scegli i giovani di destra", parte di una campagna per sensibilizzare sui fenomeni sociali che "esaltano violenza, abuso di droghe, vandalismo e disprezzo per l'Italia". Una campagna che si può condividere o meno, certo, ma che non dovrebbe mai, come tutte le altre, essere ostacolata. Eppure, poco dopo l'inizio del volantinaggio, la giovane militante è stata avvicinata da un adulto, molto probabilmente facente parte del personale dello Zerboni, che l'ha apostrofata con queste parole: " "Scusa vieni qua a dare un volantino contro i maranza? In questa scuola? Ti rendi conto? Ti rendi conto che se poi prendi due schiaffi... ". «Se poi prendi due schiaffi…» Queste le parole di un docente dell'Istituto Zerboni di Torino, rivolte l'altra mattina a una ragazza che distribuiva volantini contro le baby gang di seconda generazione. pic.twitter.com/nzwvqdvTux — CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) September 27, 2025 Non è chiaro quale fosse l'intento dell'uomo che ha "avvertito" la ragazza; di certo c'è che quella frase è apparsa fuori luogo: se voleva in qualche modo proteggerla, infatti, ha sbagliato i termini, se invece voleva intimidirla, la cosa è ancora più grave. L'episodio, immortalato in un video presto diventato virale, ha è stato commentato in una nota dai militanti di Gioventù Nazionale: ""Un avvertimento? Un avviso? Una giustificazione di eventuali episodi di violenza? Come dobbiamo interpretare una frase del genere, rivolta a una ragazza impegnata in un'iniziativa di sensibilizzazione?", si sono domandati i ragazzi. "Un episodio gravissimo, soprattutto perché diretto nei confronti di una studentessa. Fateci capire, professoroni sessantottini: il sessismo e la violenza contro le donne sono da condannare solo finché la donna non è di destra? Solo finché una ragazza non osa denunciare la situazione di degrado e paura che si è creata nelle nostre città a causa delle baby gang, che fanno della violenza la loro prima parola d'ordine? Allora davvero, se una ragazza venisse aggredita per questo, qualcuno potrebbe pensare che 'se la sarebbe cercata'?"
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