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Semestre ponte, il prof. Vaia intervista la studentessa: "Più spazio al merito"
27-10-2025, 13:28
Un'autentica rivoluzione. Che ha modificato l'accesso ad una delle facoltà più ambite e più difficili: medicina. L'introduzione del semestre ponte ha cambiato le regole del gioco e dato agli studenti una nuova prospettiva. Ma cos'è il semestre ponte? È un periodo iniziale ad accesso libero introdotto a partire dall'anno accademico 2025/2026, che sostituisce il precedente test d'ingresso. Gli studenti frequentano corsi comuni (Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia) e il passaggio al secondo semestre avviene attraverso una graduatoria nazionale basata sui risultati degli esami sostenuti. Chi supera il semestre può accedere alla facoltà vera e propria, mentre chi non ci riesce può ripetere il semestre filtro fino a tre volte. Un'innovazione che, come da prassi, ha diviso la politica a metà. E così Francesco Vaia, garante nazionale per i diritti delle persone disabili, ha deciso di intercettare direttamente una delle studentesse protagoniste di questo semestre ponte. Antonella sta, infatti frequentando all'università La Sapienza di Roma. "Penso che questa riforma sia stata un'occasione per tutti noi ragazzi di entrare subito in quello che è l'ambiente universitario e affrontare subito le materie che poi ci aspetteranno una volta entrati a medicina. È tuttora un'esperienza molto difficile perché in quel tempo non è molto. Sicuramente siamo più vicini a quelle che sono le materie che affronteremo nel corso di questi 6 anni rispetto ai test precedenti". Lo scienziato pone poi una seconda domanda ad Antonella. "Secondo te questa riforma serve a mettere in evidenza di più il merito rispetto al nozionismo?". La studentessa gli risponde senza tentennamenti: "penso di sì. Sarebbe sicuramente risaltato molto di più il merito se il tempo a nostra esposizione fosse maggiore, ovviamente. Ma rispetto agli anni passati penso proprio di sì. Tutto è migliorabile. Ovviamente questa è infatti una sperimentazione". L'ultimo interrogativo è dedicato all'organizzazione della Sapienza. "L'università devo dire che si è organizzata molto bene perché a nostra disposizione abbiamo avuto un sacco di strumenti come ad esempio il progetto MOD - ha concluso Antonella - i professori si sono organizzati anche loro per come potevano molto bene, gli orari delle lezioni erano sì molto difficili come per tutti". (Christian Campigli)
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