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"Singolare che...". La domanda di Nuzzi che spiazza Sempio: il dubbio sul Dna
28-03-2025, 22:43
Andrea Sempio proclama ancora la sua innocenza con una intervista a Gianluigi Nuzzi, nella puntata di Quarto Grado di venerdì 28 marzo su Rete 4. L'uomo è tornato a essere indagato dopo 17 anni per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, per il quale è in carcere l'allora fidanzato Alberto Stasi. Sempio, amico del fratello della vittima, vuole difendersi in prima persona "perché purtroppo questa storia corre lungo due binari. Uno che è quello legale, che per me si è già concluso due volte con delle archiviazioni, e un altro che è quello mediatico. E il problema qual è? Che per quanto sia brutto, sia fastidioso, non posso ignorare la parte mediatica. Perché se non mi mostro, non vado a rispondere, non mi faccio vedere, dall'altra parte mi possono tirare addosso di tutto. Quindi a un certo punto, per forza di cose, bisogna anche comparire e farsi vedere", afferma. "Il suo Dna verrà confrontato con quello prelevato dalle unghie di Chiara. Ha paura di questo?", chiede il conduttore. "No. Allora, questa è una prova che è già stata fatta in passato, e già si era concluso che non c'era...". Nuzzi ribatte che ora ci sono altri accertamenti prodotti dai legali di Stasi che indicano che sulle unghie di Chiara ci sarebbe il suo Dna. "Teme questo? Se venisse fuori che sulle unghie c'è il Dna di Sempio, cosa vuol dire? Che lei è l'assassino?", chiede il conduttore. Sempio afferma che "adesso per la prima volta ci può essere un test vero, perché per la prima volta sono andato io a sottopormi al test". Il riferimento è al materiale genetico che all'epoca gli era stato preso a sua insaputa. "Che vengano fuori nuovi risultati? Lo dubito. Che trovino qualche mia traccia in casa, sotto le unghie, ok. Potrebbe essere.Io frequentavo la casa, frequentavo il posto". A quel punto Nuzzi dice: "Mi permetterà, che può essere quantomeno singolare il fatto che sotto le unghie o sulle unghie, quantomeno per essere più corretti, di Chiara ci possa essere il Dna suo, e non di quello che sta scontando in carcere la pena per l'assassino, cioè lo stesso Alberto Stasi, non trova?". "Forse c'è il Dna di Sempio, forse c'è il Dna anche di un'altra persona, e io a quel punto le dico: se già non è stato così facile identificare questo Dna, perché le tracce magari erano infinitesimali o degradate, mi fa pensare che probabilmente sia un Dna dal contatto con un oggetto", argomenta Sempio. Sulla vittima, Sempio dice di avere con Chiara "un rapporto puramente di cortesia, l'ho incrociata qualche volta in casa, ci salutavamo e finiva lì, ma non c'è mai stato nulla di più, non c'è mai stato un contatto". Era una ragazza avvenente, sì, questo posso dirlo, però non c'è mai stato nessun altro contatto tra me e lei, non c'è mai stata neanche una conversazione, non abbiamo mai avuto rispettivi numeri", afferma. In studio anche Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi. "Cosa non torna nel racconto di Sempio secondo la vostra difesa?", chiede il conduttore. Il legale annuncia che non risponderà a Sempio: "Preferisco avere come interlocutore la mia collega", l'avvocato dell'indagato anche lei in studio, "è giusto che il signor Sempio in tutte le sedi esprima ciò che ritiene. Io in questo momento non ho alcun commento da fare". "Ma ci sono più indizi contro Sempio o più elementi per chiedere la revisione a Brescia del processo su Alberto Stasi?", chiede Nuzzi. "La revisione è per noi un punto in questo momento che non prendiamo neppure in considerazione. Siamo molto concentrati nell'osservare questa seconda indagine, come ho sempre detto, da spettatori interessati", afferma De Rensis.
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