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Sostenibilità e aziende in Italia, a che punto siamo? Ecco i dati della Bocconi
Oggi 08-05-25, 13:05
Secondo i dati pubblicati da SDA Bocconi Sustainability Lab e Dynamo Academy, la sostenibilità rappresenta oramai un elemento fondante per molte imprese italiane. Il livello di integrazione delle pratiche green, però, varia sensibilmente in base ai settori e alle dimensioni aziendali. Occorre dunque approfondire i dati principali di tale report. Sostenibilità e aziende in Italia: i dati principali Lo studio ha analizzato un ampio campione di aziende operanti in Italia, evidenziando quanto segue: il 59% delle imprese tricolori ha già istituito un comitato dedicato esclusivamente alla sostenibilità. Ciò rappresenta un passo concreto verso una governance più attenta ai temi ambientali, sociali e di buon governo, noti anche come criteri ESG. La presenza di questi comitati la si nota anche nella partecipazione attiva dei consigli di amministrazione: il 98% delle aziende con un comitato ESG, infatti, discute regolarmente le tematiche legate alla sostenibilità durante le riunioni del board. Un altro dato rilevante è quello relativo all'adozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Il 67% delle imprese italiane, difatti, li ha già integrati all'interno delle proprie strategie operative. L'adozione di questi obiettivi non si limita alle semplici dichiarazioni di intenti, ma si traduce in iniziative concrete in ambito ambientale, sociale ed economico. Inoltre, il 37% delle aziende della Penisola ha aderito al programma UN Global Compact, che promuove tutti i principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione. Bisogna inoltre sottolineare un altro aspetto sempre più rilevante: oggi le aziende dedicano particolare attenzione al green e alla sostenibilità, anche in termini di promozione e marketing. Un esempio concreto è rappresentato dagli investimenti, in costante aumento, che le imprese rivolgono a fornitori di shopper personalizzate e altri gadget green, come borracce in acciaio inox o penne in bambù. Prodotti utili, sostenibili e sempre più richiesti in ottica di responsabilità ambientale. Di contro, le imprese italiane devono ancora muovere dei passi importanti in direzione della green economy. Gli altri dati relativi al green e alle imprese italiane Riallacciandoci al discorso precedente, solo il 44% delle imprese analizzate possiede una strategia formalizzata e strutturata interamente sulla sostenibilità. Questo suggerisce che, sebbene molti soggetti si siano avvicinati ai temi ESG, una parte importante del tessuto produttivo italiano si trova ancora in una fase iniziale del percorso. Alcune aziende, infatti, adottano pratiche sostenibili in modo parziale o frammentato, senza una visione organica e integrata. Le differenze emergono anche a livello settoriale. La farmaceutica e i trasporti si collocano tra i comparti più attivi, superando la media nazionale per grado di coinvolgimento nelle pratiche ESG. Le imprese manifatturiere, invece, si distinguono per l'adozione di soluzioni tecnologiche eco-compatibili, in particolare nel trattamento dei rifiuti e nel risparmio energetico. Sul fronte ambientale, il 56,2% delle imprese dimostra una chiara attenzione alle questioni ecologiche. Le pratiche più diffuse sono la raccolta differenziata dei rifiuti, eseguita dal 91% delle aziende, e il monitoraggio dei consumi energetici (71%). Sebbene si tratti di misure fondamentali, esse rappresentano un chiaro segnale di una crescente consapevolezza ambientale all'interno del sistema produttivo italiano. Tuttavia, rimane ancora un significativo margine di miglioramento, in particolare per quanto riguarda l'impiego di energie rinnovabili.
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