s

Tajani canta Battisti e omaggia Mogol alla festa di Forza Italia
Oggi 27-09-25, 10:50
Le luci sul palco, la piazza gremita, il brusio di fine estate che si mescola con le note familiari di una canzone senza tempo. Antonio Tajani è a Telese Terme, in Campania, a "Libertà", la Festa di Forza Italia, tra la sua gente, a pochi passi dagli altoparlanti. Sorriso disteso e maglioncino informale di filo blu notte, inizia a cantare e a ballare “Un'avventura” di Lucio Battisti. Accenna prima qualche passo, poi supera di slancio i freni inibitori coinvolgendo i militanti azzurri. E lo fa con la disinvoltura di chi, per una sera, mette da parte i toni istituzionali per concedersi – e concedere – un momento di leggerezza autentica. È una scena che colpisce: il vicepremier e ministro degli Esteri che canta una delle colonne sonore dell'Italia degli anni '70 non è esattamente un'immagine da prima pagina politica. Eppure, in quel gesto c'è qualcosa di più di una semplice esibizione estemporanea. C'è un messaggio. E, forse, anche un'idea di Paese. “Insieme a Mogol, ripercorrendo i suoi successi con Lucio Battisti, cantando alla #Libertà!” scrive Tajani poco dopo sui social, commentando il video della serata. Mogol, naturalmente, non era presente all'evento di Telese, ma viene evocato come nume tutelare della grande canzone italiana. Perché quelle parole – scritte insieme a Battisti – parlano ancora oggi a milioni di italiani. E perché, in un tempo politico spesso incerto e polemico, una canzone può dire più di mille comizi. La scelta di “Un'avventura” sembra non essere casuale. Non solo è uno dei primi grandi successi della coppia Mogol-Battisti, ma è anche un brano che parla di slancio, passione, cambiamento. “Non sarà un'avventura” – recita il ritornello – e nel contesto forzista, dove la parola “libertà” è ancora centrale, l'accostamento prende un senso nuovo, quasi simbolico. Tra applausi, selfie e canti corali, la festa di Forza Italia si chiude così: non con un discorso politico, ma con un tributo musicale. Che è anche un modo per avvicinarsi alla gente, per parlare un linguaggio emotivo, condiviso, immediato. E se l'obiettivo era quello di trasmettere vicinanza, empatia e un pizzico di italianità, allora sì: missione compiuta. Insieme a Mogol ripercorrendo i suoi successi con Lucio Battisti, cantando alla #Libertà! pic.twitter.com/dwG6vfWyim — Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) September 26, 2025
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0