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Teheran, folla oceanica ai funerali dei generali. Spiragli per la tregua a Gaza
Ieri 28-06-25, 21:26
Centinaia di migliaia di persone hanno affollato le strade del centro di Teheran per partecipare ai funerali del capo della Guardia Rivoluzionaria, Hossein Salami, e di altri alti comandanti e scienziati nucleari uccisi durante la 'guerra dei 12 giorni' con Israele. Le bare sono state trasportate su camion lungo Azadi Street, mentre la folla scandiva slogan come “Morte all'America” e “Morte a Israele". Presenti alle esequie anche il generale Esmail Qaani, capo della Forza Quds, e il generale Ali Shamkhani, consigliere di Ali Khamenei. Su entrambi si erano alzate voci relative a un presunto decesso che non era mai stato confermato da Teheran. "Dal profondo del mio cuore, vi ringrazio, caro popolo. Con amore avete salutato i martiri della nostra patria e la nostra voce di unità è giunta alle orecchie del mondo", ha affermato il presidente Masoud Pezeshkian. Il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, dal canto suo ha sottolineato che se Donald Trump è "sinceramente interessato" a un accordo con l'Iran sul nucleare "dovrebbe mettere da parte il tono irrispettoso e inaccettabile nei confronti della Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei". Mentre la stessa Guida suprema è tornata a farsi sentire con un post su X: "La nazione iraniana dovrebbe sapere che il motivo del conflitto con l'America è che vogliono che l'Iran si arrenda" e "un evento del genere non accadrà mai", ha affermato Khamenei. Teheran ha anche fatto sapere che non consentirà più a Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, di visitare i suoi siti nucleari né l'installazione di telecamere di sorveglianza da parte dell'Aiea. Una decisione dovuta alla "scoperta di dati sensibili su strutture presenti in documenti ottenuti dal regime israeliano". Intanto emergono nuovi dettagli in merito ai raid effettuati dagli Stati Uniti sulle basi iraniane. Gli Usa, secondo quanto avrebbe riferito il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Dan Caine, parlando con dei senatori, non avrebbero utilizzato le bombe 'bunker buster' sul sito nucleare di Isfahan perché si trovava così in profondità nel sottosuolo che probabilmente non sarebbero state efficaci. La scelta è caduta sui missili Tomahawk lanciati da un sottomarino. In ogni caso - ha rivelato il New York Times - a Isfahan sarebbero state distrutte "attrezzature essenziali" per la produzione di armi nucleari. Il Mossad ha rivelato di aver spiato per anni il programma nucleare e missilistico iraniano arrivando alla conclusione che l'industria bellica di Teheran fosse molto più avanzata di quanto stimato in precedenza. Un monitoraggio che gli 007 israeliani hanno effettuato direttamente in loco "utilizzando agenti dell'Intelligence". Per quanto concerne la situazione a Gaza invece il Qatar si è detto possibilista sul raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco fra Hamas e Israele. Doha ha fatto sapere che i mediatori sono in contatto "con entrambe le parti". Hamas stessa ha confermato che gli incontri che si stanno svolgendo in questi giorni contemporaneamente al Cairo e a Doha potrebbero essere "i più seri" da tempo soprattutto vista la "maggiore volontà" degli Stati Uniti di raggiungere un accordo. Secondo fonti dell'organizzazione palestinese i contatti attuali sono incentrati sulla ricerca di un consenso sull'accordo per passare poi alla negoziazione di alcuni dettagli in un secondo momento. In ogni caso hanno precisato le fonti "è "troppo presto per parlare di una svolta". Per arrivare a un'intesa "anche se solo provvisoria", potrebbero infatti servire "due o tre" settimane di tempo.
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