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The White Church. Il post di Trump vestito da Papa è un caso: cosa c'è dietro
Oggi 04-05-25, 07:38
Qualcosa di interessante si muove a ridosso dell'elezione del successore di Francesco, se in poche ore Donald Trump pubblica se stesso sui social vestito da Papa. Mossa che però ha suscitato la reazione della Conferenza episcopale americana: «Non c'è niente di intelligente o divertente in questa immagine, signor presidente. Abbiamo appena seppellito il nostro amato papa Francesco e i cardinali stanno per entrare in un solenne conclave per eleggere un nuovo successore di San Pietro. Non ci faccia il verso», hanno scritto sul loro account i vescovi. Un sito ha poi lanciato una meme coin, una moneta digitale dedicata al futuro Papa e «a una visione della Chiesa che abbraccia apertamente la modernità». Esattamente come già accaduto per la meme coin dedicata a Trump, non è chiaro l'ideatore dell'iniziativa che campeggia sul sito getpopememes.com, che per estetica e linguaggio ricorda però proprio quell'iniziativa. Chi dice una corrente di cardinali americani e asiatici (dovesse rivelarsi un nuovo asse, sarebbe una novità importante per gli equilibri in seno al Conclave) chi il mondo crypto che sponsorizza gran premi di Formula 1 come quello di oggi a Miami. Quel che è certo è che diverse novità stanno arricchendo la vigilia di un Conclave dall'esito assai incerto, il primo seguito dai social. Prima il sito che recensisce tutti i profili dei cardinali, poi il post social diventato virale in cui Donald Trump si raffigura come Papa dopo aver di fatto sponsorizzato alla stampa la figura dell'arcivescovo di New York Timothy Dolan come papabile, poche ore dopo il lancio della raccolta di moneta digitale che promette di devolvere il 35% dei token alla Chiesa (e che in venti minuti di permanenza online ha raccolto mezzo milione di dollari), affinché essa possa darsi «una voce nuova in un contesto globale sempre più frammentato e competitivo, anche dal punto di vista comunicativo», e sia «capace di parlare ai giovani col linguaggio del presente». Il tutto, a pochi giorni dai funerali di Papa Bergoglio e dal kick off di un Conclave i cui elettori sono stati nominati per il 70% proprio da Francesco, che ha escluso l'arcivescovo di Milano, Parigi e Los Angeles, a favore di quello mongolo. Che qualcosa di politico si muova sul fronte americano? È chiaro che il nuovo capo della Chiesa Cattolica costituirà da un punto di vista politico, un grande protagonista del dibattito mondiale sul politicamente corretto e sulla dottrina woke, sulle politiche migratorie e sulla disputa tra regimi e democrazie che anima ogni rivolo delle partite politiche, e commerciali, di oggi. Papa Francesco ha offerto diverse apparenti aperture a politiche migratorie più accoglienti, ha spesso criticato aspetti della nostra società capitalistica, e sferzato atteggiamenti della Nato secondo lui provocatori. Che farà il suo successore, mentre in America e in Occidente sembra dominare Trump, e le politiche di contrasto all'immigrazione recuperano peso e consenso, accanto al contenimento deciso del politicamente corretto? Sarà alleato o contraltare? In attesa di capire il posizionamento della Chiesa, anche la frontiera digitale sembra interessata a chi succederà a Francesco, visto che - si legge sul sito - la Chiesa deve aprirsi alla novità e anche a nuovi modi di finanziarsi. Ma tutto lascia intendere che gli Stati Uniti vogliano dire la loro sull'elezione del successore di papa Francesco.
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