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Tosi loda Meloni per il ruolo di pontiere tra Usa e Ue: "Figura di equilibrio e mediazione"
20-05-2025, 18:20
L'europarlamentare di Forza Italia Flavio Tosi ha elogiato il ruolo diplomatico della premier Giorgia Meloni nel mantenere un delicato equilibrio tra Bruxelles e Washington, soprattutto dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Intervistato da Radio Cusano Campus, Tosi ha definito la leader italiana “una figura di equilibrio e mediazione tra l'Unione Europea e l'America di Trump”, sottolineando il suo “solido rapporto personale” con l'ex presidente statunitense e il legame, tramite Antonio Tajani, con il Partito Popolare Europeo e Ursula von der Leyen. Uno dei temi chiave trattati è stato quello del commercio internazionale, con particolare riferimento ai dazi. Tosi ha messo in guardia contro il rischio di una nuova guerra commerciale tra Stati Uniti ed Unione Europea, evidenziando le prime mosse aggressive dell'amministrazione Trump: “All'inizio ha provato ad adottare un atteggiamento aggressivo e protezionista verso l'Europa basandosi su presunti dati a sostegno di nuove tariffe, ma quei numeri erano fittizi e contenevano anche l'iva, calcoli irreali”. A suo avviso, “l'imposizione di dazi tra alleati sarebbe un autogol” e l'interesse comune dovrebbe essere evitare “barriere reciproche”. Secondo Tosi, la prudenza mostrata dall'Europa avrebbe favorito un cambio di atteggiamento anche da parte statunitense: “Probabilmente, i consiglieri di Trump gli hanno fatto comprendere che un conflitto commerciale tra Stati Uniti e UE sarebbe dannoso per entrambi”. Sul fronte della guerra in Ucraina, l'eurodeputato ha analizzato la differente percezione del conflitto nei vari Paesi dell'Occidente, osservando come le nazioni dell'Europa orientale abbiano colto prima la gravità della minaccia russa. “Trump, all'inizio, puntava a sottrarre la Russia all'influenza cinese, ma decenni di isolamento l'hanno spinta proprio in quella direzione”, ha detto. Tosi ha anche sottolineato il crescente legame economico tra Mosca e Pechino: “Mosca oggi commercia molto più con la Cina che con il resto del mondo – e si è consolidato un asse economico e strategico molto solido tra i due Paesi”. Un'occasione mancata, secondo l'europarlamentare, che ha aggiunto: “Russia ed Europa, in quanto Paesi produttori e fornitori di materie prime, avrebbero potuto essere alleati naturali”. E ha concluso con una riflessione sull'atteggiamento del Cremlino: “Trump si è anche reso conto che Vladimir Putin ha intrapreso un'economia di guerra dalla quale è difficile tornare indietro, e non mostra alcuna intenzione o interesse a concludere rapidamente il conflitto”.
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