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Trump sonda Roma per ospitare il vertice, ma Putin dice no
Oggi 08-08-25, 17:14
L'italia è troppo filo-Kiev. Questa la motivazione per la quale Mosca avrebbe espresso il proprio "niet" alla proposta americana di svolgere a Roma il vertice a tre tra Trump, Putin e Zelensky. Era stato lo stesso presidente Usa a chiedere a Giorgia Meloni la disponibilità di ospitare l'incontro, ma la controparte russa avrebbe immediatamente escluso questa possibilità, accusando l'Italia di avere posizioni troppo vicine a quelle ucraine. Di più. Secondo la Tass, Mosca avrebbe escluso l'Europa intera come possibile sede del vertice, tanto che il leader bielorusso Alexander Lukashenko, durante un'intervista alla rivista americana Time, si è detto disponibile a organizzare l'incontro a tre nel suo Paese. In più di un'occasione dalla Russia e stato puntato il dito contro i nostri rappresentanti istituzionali, soprattutto contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'ultima pochi giorni fa, con passaggi di alcuni discorsi pronunciati in occasioni pubbliche dal capo dello Stato, elencate in una lista di "russofobi" stilata addirittura dal ministero degli Esteri di Mosca, in cui sono finiti capi di Stato e di governo, ministri, personalità di molti Paesi, compresi i nostri ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guida Crosetto. L'accusa era di "incitare all'odio", motivo per cui la Farnesina convoco in tempo reale l'ambasciatore russo a Roma per avere chiarimenti. Intanto trapelano i possibili dettagli circa la possibile tregua di cui starebbero discutendo Usa e Russia in questi giorni. L'intesa, secondo quanto rivela Bloomberg sul suo sito, consoliderebbe l'occupazione russa dei territori conquistati durante l'invasione militare. I funzionari di entrambi i Paesi stanno lavorando all'accordo in vista del vertice tra i presidenti Donald Trump e Vladimir Putin previsto già per la prossima settimana. Washington sta cercando di ottenere il via libera all'accordo da Kiev e dagli alleati europei. Putin chiede che l'Ucraina ceda alla Russia l'intera area orientale del Donbass e la Crimea. Ciò, spiega Bloomberg, richiederebbe al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di ordinare il ritiro delle truppe dalle parti delle regioni di Luhansk e Donetsk ancora controllate da Kiev. La Russia fermerebbe la sua offensiva nelle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia lungo le attuali linee di battaglia come parte dell'accordo, hanno riferito le fonti consultate da Bloomberg, che hanno però avvertito del fatto che l'accordo è ancora in fase di elaborazione.
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