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Trump-Zelensky, rasoiata di Caracciolo: "Un suicidio assistito". Che succede ora
01-03-2025, 11:16
Una scena inedita quella vista in diretta mondiale dallo Studio Ovale della Casa Bianca con il presidente americano Donald Trump che di fatto liquida il leader ucraino Volodymr Zelensky dopo uno scontro verbale a cui ha partecipato anche il vice J.D. Vance. Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha fornito la sua lettura dei fatti nel corso della puntata si venerdì 28 febbraio di Otto e mezzo, su La7. Lilli Gruber afferma citando l'Economist: "Trump ha cominciato una battaglia stile-mafia per il potere globale. Cosa succederà adesso? Zelensky pare sia stato mandato via dalla Casa Bianca. Trump è stato durissimo, ha insultato e minacciato Zelensky, che è stato umiliato. Cosa succede adesso?". L'esperto di geopolitica non usa mezzi termini: "Io penso che sia stata una forma di suicidio assistito, quella di Zelensky in queste ore a Washington. Tu non puoi andare da quello che bene o male ti ha tenuto in piedi tutti questi anni e fare quella specie di dialogo tra sordi con insulti reciproci ed eccetera". In altre parole, il leader ucraino si è schiantato. Non ha avuto la lucidità di non cadere nelle provocazioni del presidente Usa. "Dico suicidio assistito perché Zelensky chiaramente ha avuto più provocazioni di Trump - aggiunge Caracciolo -: prima lo aveva chiamato dittatore, poi aveva finto di non averlo detto. Ma perché accadono queste cose? Qui non si può fare diplomazia, negoziato, davanti alle telecamere. Quando fai diplomazia col teatro non vai da nessuna parte. Questo purtroppo in una tragedia che continua è un bruttissimo segno", conclude il giornalista mentre il mondo si interroga su come andrà a finire.
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