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Un milione di euro per aprire e chiudere cinque parchi. A Roma spesa triplicata
Oggi 13-07-25, 10:54
Far aprire e chiudere i cancelli di Villa Borghese, Villa Pamphili, dei giardini di piazza Vittorio, del Parco di Centocelle e Villa Ada, costerà al Comune di Roma quasi un milione di euro. Per l'esattezza 977.875,67 in due anni e mezzo, fino al 31 dicembre 2027, circa 30 mila al mese. E a svolgere il servizio - al posto dei volontari che lo hanno fatto fino a poco tempo fa, in cambio del rimborso spese - sarà Risorse per Roma, la municipalizzata che ormai il Campidoglio usa per qualsiasi tipo di incombenza. Dalla progettazione urbanistica alla gestione del patrimonio, dal trasporto scolastico alla manutenzione stradale e ora anche l'apertura dei cinque principali parchi della Capitale. La scelta di servirsi di Risorse per Roma, secondo l'assessorato all'Ambiente, sarebbe dovuta a un'esigenza di maggiore «professionalità» del servizio. E questo giustificherebbe i costi lievitati rispetto alla gestione tramite i volontari. Per fare un esempio è utile consultare la determina con cui, nel 2022, il dipartimento Ambiente ha affidato all'associazione Earth onlus l'apertura e chiusura di 28 giardini e parchi più o meno grandi in sette Municipi (inclusi Villa Pamphili, ingressi est e ovest, e il Parco di Centocelle) sulla base di un preventivo da 227.192,32 euro. Risorse da erogare sulla base delle spese effettivamente sostenute dai volontari. L'incarico a Earth era stato affidato per il biennio tra il 1° novembre 2022 e il 31 ottobre 2024. Quindi, facendo un rapido calcolo, si trattava di circa 9.400 euro al mese. Con l'affidamento di cinque ville storiche a Risorse per Roma, invece, il canone mensile dai 30.723,51 euro per il 2025 ai 29.223,51 nel 2026 e 2027. Spesa, insomma, più che triplicata per le casse pubbliche. L'assessorato però rivendica la scelta e, pur riconoscendo il grande lavoro dei volontari, ricorda episodi in cui i parchi sono rimasti aperti di notte o quando nel 2024 i cancelli di Villa Pamphili il Primo maggio erano rimasti chiusi per rivendicazioni dell'associazione affidataria proprio sui rimborsi. E poi con Risorse per Roma - continuano da Porta Metronia - il servizio sarà svolto in divisa, con un contratto vero e proprio. C'è anche da dire che il mondo del volontariato non sembra più interessato a occuparsi dei parchi per conto del Comune. È andato deserto, infatti, il bando rivolto alle associazioni per aprire e chiudere «a titolo gratuito con rimborso spese» una lista lunghissima di altre aree verdi, tra cui Villa Lazzaroni, Villa Sciarra, Villa Celimontana e i parchi dell'Aventino. Anche in questo caso il Comune si è rivolto a Risorse per Roma, che ha già preso in carico alcuni parchi orfani «a costo zero», dice l'assessorato. Gli altri, al momento, di notte restano aperti ma lunedì dovrebbe arrivare la notizia che Risorse si occuperà anche di questi, in cambio dei circa novemila euro di spesa stimata nel bando andato deserto. Somma che si aggiunge al milione già approvato.
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