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Un milione di ragazzi con Leone: la messa del Giubileo dei Giovani
Oggi 03-08-25, 08:37
Dopo la veglia la giornata della messa nel Giubileo dei Giovani che ha portato un milione di ragazzi a Roma, nella spianata di Tor Vergata. L'elicottero di Papa Leone XIV è atterrato questa mattina con un piccolo contrattempo: il pilota avrebbe dimenticato di sorvolare l'area prima dell'atterraggio. Quindi, una volta toccato il suolo, il Pontefice ha fatto di nuovo decollare il velivolo, per poi farlo ritornare nell'eliporto. Prima della messa, il Papa ha fatto un giro in Papamobile e ha salutato i giovani a Tor Vergata in tante lingue: '"Come Chiesa di Cristo seguiamo lui, camminiamo insieme". "Buongiorno a tutti! Buona domenica!", ha detto Leone XIV sul palco di Tor Vergata, rivolgendosi ai ragazzi, in italiano, inglese, spagnolo e francese, prima della messa conclusiva del Giubileo dei Giovani. "Spero che abbiate riposato un po'!", ha aggiunto in inglese. "Cominciamo la celebrazione, il più' grande dono che Cristo ci ha lasciato! Buona celebrazione!", ha aggiunto. Ieri la veglia con un milione le ragazze e i ragazzi provenienti da ogni parte del mondo. Al centro del dialogo tra il Papa, arrivato in elicottero e che, dopo il giro in Papamobile, ha portato a piedi la croce del Giubileo, e i giovani il tema della pace. "L'amicizia può cambiare il mondo, può essere una strada per la pace", ha detto Prevost rispondendo alla prima delle tre domande che gli sono state poste. La pace, prima parola pronunciata dal Pontefice nel momento della sua elezione, è stata il filo conduttore della serata. "Quanto ha bisogno il mondo di missionari del Vangelo che siano testimoni di giustizia e di pace - ha sottolineato il Pontefice rispondendo alla terza domanda -. Quanto ha bisogno il futuro di uomini e donne che siano testimoni di speranza. Ecco, carissimi giovani, il compito che il Signore Risorto ci consegna". Un compito per arrivare a realizzare un mondo dal profumo di giustizia: 'Cercate la giustizia - ha esortato ancora il Papa -, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano. Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo. Adorate l'Eucarestia, fonte della vita eterna. Studiate, lavorate, amate secondo lo stile di Gesù, il Maestro buono che cammina sempre al nostro fianco'". Pace, ma non solo. Prevost ha toccato anche due temi attuali. Quello relativo a internet e ai social e quello delle scelte di vita. "Internet e i media sono diventati 'una straordinaria opportunità di dialogo, incontro e scambio tra le persone, oltre che di accesso all'informazione e alla conoscenza'" ma, ha aggiunto il Papa, "questi strumenti risultano ambigui quando sono dominati da logiche commerciali e da interessi che spezzano le nostre relazioni in mille intermittenze". Il Pontefice, evidenziando che oggi ci sono "algoritmi" che ci dicono cosa dobbiamo fare e pensare, ha evidenziato che "quando lo strumento domina sull'uomo, l'uomo diventa uno strumento: sì, strumento di mercato, merce a sua volta. Solo relazioni sincere e legami stabili fanno crescere storie di vita buona". Il Papa, sul tema dell'amicizia, ha poi citato Sant'Agostino e il Beato Pier Giorgio Frassati. Per quanto riguarda le scelte di vita Leone XIV ha ricordato che "il matrimonio, l'ordine sacro e la consacrazione religiosa esprimono il dono di sé, libero e liberante, che ci rende davvero felici. Queste scelte danno senso alla nostra vita, trasformandola a immagine dell'Amore perfetto, che l'ha creata e redenta da ogni male". Temi attuali quelli toccati nelle veglia in cui Prevost ha citato anche i suoi predecessori, San Giovanni Paolo II e Papa Francesco. Il sabato del Giubileo dei giovani è stato, però, anche funestato dalla notizia di due pellegrine morte: Maria, una ragazza spagnola, e Pascale, una ragazza egiziana, "due giovani che avevano scelto di venire al Giubileo" e per le quali il Pontefice ha chiesto di pregare.
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