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Un'impronta di donna e la tesi di più killer. La difesa di Stasi: "Rianalizzare tutto"
Oggi 25-05-25, 19:24
Analizzare nuovamente tutti i reperti con una lettura scientifica. La difesa di Alberto Stasi vuole riscrivere la verità giudiziaria sull'omicidio di Chiara aPoggi a Garlasco per il quale è in carcere, con una sentenza definitiva, il suo assistito. Ma c'è un nuovo indagato per omicidio in concorso, Andrea Sempi amico del fratello della vittima. L'avvocato Antonio De Rensis fa sapere di puntare a una rilettura scientifica di tutti i reperti a disposizione nell'ambito della nuova indagine della Procura di Pavia. "Vorremmo fare una rivisitazione, a livello scientifico, di tutto. Anche delle impronte dei piedi come quella parziale del numero 36/37, che si ritiene femminile, in quanto pensiamo che con le nuove tecniche si possa arrivare a un esito", spiega in una dichiarazione il legale in riferimento alle impronte di scarpa isolate all'epoca sul luogo del delitto. Insomma, la tesi è che l'omicidio è stato compiuto da più persone. Intanto c'è attesa per gli esami genetici disposti, attraverso la formula dell'incidente probatorio in grado di cristallizzare la prova, dalla GIP di Pavia, Daniela Garlaschelli, sui due profili maschili di Dna trovati sulle dita della vittima, uno dei quali attribuito a Sempio. I carabinieri, su delega dei magistrati pavesi guidati da Fabio Napoleone, ricostruiranno anche la dinamica dell'aggressione con la Bloodstain Pattern Analysis, l'analisi delle tracce ematich, alla luce dell'ipotesi dell'omicidio perpetrato da più mani.
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