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Vendola prepara la discesa in campo. E in Puglia è derby con Emiliano
09-04-2025, 09:10
Il poeta è tornato. L'autore di frasi memorabili, che con il passare del tempo sono diventate veri e propri manifesti esistenziali: piccole verità intramontabili, perle di saggezza come questa – «Sono infiniti gli elenchi del silenzio e del dolore». Insomma, uno così non poteva restare ancora a lungo lontano dalla scena pubblica. Gli estimatori aspettavano da anni questo momento, che alla fine è arrivato. Nichi si rimette le scarpette ed è praticamente pronto a scendere in campo, con la passione inesauribile di sempre. In una partita che potrebbe essere memorabile: il derby di Puglia. Lo sceriffo sbruffone e il cantore di Terlizzi, roba da palati fini. Una disfida dal sapore epico: il predecessore contro il successore, entrambi nella stessa squadra, quella capitanata da Antonio Decaro. Un incontro-scontro a caccia di preferenze: divisi da tutto, ma nello stesso schieramento, la sinistra. Vendola, stamattina, insieme al suo segretario – e in passato stretto collaboratore – Nicola Fratoianni, presenzierà a una conferenza stampa. Proprio per far circolare la lieta notizia: «Sono tornato, sono di nuovo con voi». E chi deve capire, capirà. È finita la stagione in cui l'etichetta ha prevalso sulla sostanza. Ovvero: (quasi) mai una dichiarazione apertamente contro il governatore Michele Emiliano, piuttosto un quintale di fiele nei corridoi. Un'avversione patologica e antropologica: l'uno riflessivo e tendente alla supercazzola, l'altro invadente ed esorbitante. Vendola che spacca il capello, Emiliano pronto a triturare e digerire praticamente ogni cosa. Da non credere che siano stati eletti dalla stessa coalizione. Per non vederlo all'opera Nichi ha preferito scomparire dall'agone, qualche presentazione defilata, quasi nessuna dichiarazione. Un modo elegante per non interferire, non creare problemi alla casa madre. Ma quanta bile accumulata negli anni. Con la fine del secondo mandato dello sceriffo, la liberazione. L'eroe delle sinistre “di tutti i luoghi e di tutte le epoche” mette fine all'isolamento, tornerà a fare ciò che gli riesce meglio: regalare al suo pubblico adorante piroette immaginifiche, massime cariche di significato trascendentale. Insomma: l'Osho dei trulli. Entro poche settimane sarà nota la destinazione, il prossimo “emozionante” viaggio: capolista di Avs alle elezioni regionali, la più probabile, o candidato alle politiche nel 2027. Destino vuole che, in un modo o nell'altro, si incontrerà di nuovo con il suo successore. Michele Emiliano ha la stessa doppia opzione: padre nobile nella sua Regione, oppure il lancio sulla scena romana. Entrambi però preferirebbero la carta locale. Chissà, magari anche per stabilire il duello definitivo: chi vince e chi si arrende. Il primo portabandiera di Verdi e Sinistra, il secondo del Pd, che nel frattempo è diventato il suo bilocale di servizio. Con un'incognita che si scioglierà proprio oggi: il responso della Consulta sul terzo mandato. Un eventuale via libera della Corte aprirebbe la strada a Vincenzo De Luca in Campania e a Luca Zaia in Veneto. Ed anche al sornione Emiliano in Puglia, che potrebbe annullare il viaggio di ritorno di Antonio Decaro da Bruxelles. L'ex sindaco di Bari, campione di preferenze alle recenti europee di giugno, e dopo meno di un anno dall'elezione nell'Europarlamento, è pronto a tornare a casa, proprio per subentrare al giudice. Ancora poche ore di suspense, poi il quadro delle candidature incrociate sarà chiaro. La data del voto è ancora incerta: causa Covid, cinque anni fa le consultazioni si tennero in autunno. Il governo deve ancora decidere se rispettare la scadenza o rinviarle alla prossima primavera. Insomma, la guerra del poeta sta cominciando. E pure quella dei biglietti di ritorno.
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