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Vicino ad Askatasuna spunta il murales con Leila Khaled che imbraccia un kalashnikov. Insorgono Lega e FdI
Oggi 08-09-25, 14:46
I ProPal sono fuori controllo e il centrodestra chiede al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, di intervenire. In via Cesare Balbo, a pochi passi dal centro sociale Askatasuna, è apparso un murales che ritrae Leila Khaled, componente dell'organizzazione “Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina”, sorridente mentre imbraccia un kalashnikov. Insorge e picchia duro la Lega. "È intollerabile che nella nostra città si possa passeggiare vedendo sui muri omaggi a terroristi che fanno della violenza e dell'odio la loro missione", dice Fabrizio Ricca, capogruppo del Carroccio in Piemonte. Non meno forti sono le parole di condanna pronunciate da Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d'Italia della Circoscrizione 7. Il murales che inneggia al terrorismo è "una delle tante vergogne che non si vogliono cancellare di questa città, proprio nei pressi del centro sociale che il Comune ha 'legalizzato'". A destare preoccupazione è anche il fatto che il disegno sia stato realizzato a poca distanza da un asilo nido e da una scuola elementare. "Ogni giorno i bambini dell'asilo nido e della scuola elementare che si trovano lì davanti sono costretti ad ammirare l''opera' i cui autori non è difficile immaginare", tuona Alessi, che si unisce così a Ricca per chiedere al primo cittadino la rimozione del murales.
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