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                                                Viene mostrata la foto di uno dei neonati e Chiara Petrolini esce dall'aula
                                
                                15-09-2025, 16:26                            
                                                            Quando nell'aula della Corte d'Assise di Parma è stata mostrata la foto scattata dal 118 al neonato trovato morto nella casa di Vignale di Traversetolo il 9 agosto 2024, l'imputata, Chiara Petrolini, madre del bambino, ha lasciato l'aula su richiesta del suo difensore. La richiesta è arrivata all'inizio della deposizione del maresciallo Carlo Salvatore Perri, comandante della stazione di Traversetolo e primo ad arrivare sul luogo della tragedia. Perri, presente alla seconda udienza del processo contro la 22enne, chiamata a rispondere del duplice omicidio dei suoi figli, sepolti subito dopo la nascita, si è commosso all'inizio della sua testimonianza. A scatenare il coinvolgimento del maresciallo è stato il racconto del ritrovamento di un neonato, avvenuto il 9 agosto 2024, nel giardino della casa di Vignale. "Vidi questo corpicino e le dico ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non sono stato bene", ha detto per rispondere alle domande della pm Francesca Arienti. Petrolini è poi rientrata in aula per il conferimento dell'accertamento psichiatrico alle perite nominate dai giudici, Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli. Quindi, come aveva riferito il suo difensore, Nicola Tria, è uscita definitivamente dall'udienza, rientrando a casa dove è agli arresti domiciliari. Il padre, presente tra il pubblico, l'ha raggiunta. Alle perite, che saranno coadiuvate dai consulenti delle parti, spetterà il compito di visitare l'imputata, acquisire la documentazione clinica e processuale ed esprimersi sulla capacità di intendere e di volere della 22enne all'epoca dei fatti. In caso di attestata incapacità, sarà necessario fare verifiche anche sulla presunta pericolosità sociale di Petrolini. Le operazioni prenderanno il via il 25 settembre prossimo, alle 16.30. Il tempo richiesto dalle perite alla Corte d'Assise, presieduta dal giudice Alessandro Conti, è di 90 giorni.
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