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Visintin "un narciso, gli piace avere la scena per sé": l'analisi di Nuzzi
Ieri 18-04-25, 10:58
Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich ora indagato per l'omicidio della moglie (trovata morta nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico il 5 gennaio 2022 a distanza di 20 giorni dalla scomparsa da casa), è rientrato a Trieste. Sabato scorso l'uomo si era allontanato dalla città e aveva spiegato che si sarebbe preso qualche giorno di riposo in Austria. Ieri, però, intercettato da Mattino 5, Visintin ha confessato di essere tornato dalla montagna perché non si sentiva bene. "Liliana manca tanto tanto", ha detto della moglie. E riferendosi alle indagini, ha chiarito: "Sono a disposizione, non mi nascondo". Partendo da queste nuove dichiarazioni dell'indagato, Paolo Del Debbio ha chiesto all'ospite Gianluigi Nuzzi di riferire che idea si è fatto sul caso e sulla posizione del marito della vittima. Sebastiano Visintin "è un narciso, gli piace avere i riflettori di fronte a sé, gli piace avere la scena per sé": è questa la premessa che il conduttore di Quarto Grado ha fatto. L'uomo, secondo il giornalista, ha finora recitato la parte "del marito che piange la misteriosa morte di Liliana, della moglie con tutta una serie di punti di domanda, di contraddizioni, di omissioni, di piccole e grandi bugie". La vera discussione da sollevare, però, riguarda la magistratura "che dopo tre anni dice 'No, ci siamo sbagliati. Fermi tutti: non è un suicidio quello di Liliana ma è un omicidio'". Ribadendo che al momento nessuno può sbilanciarsi e avanzare ipotesi senza provarle su cosa sia realmente successo, il giornalista ha chiosato sostenendo che "quando ci sarà da tirare una riga, chi confonde un suicidio con un omicidio dovrebbe cambiare mestiere".
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