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Volano gli stracci con Cisl e Uil. Ora Maurizio Landini è solo
Oggi 12-12-25, 08:46
A forza di tirarla, la corda si spezza. E quella della "gloriosa" triplice non fa eccezione: i tempi in cui Cgil, Cisl e Uil marciavano compatti sembrano archeologia politica, immagini di repertorio, invecchiate male. Tra i tre sindacati ormai volano gli stracci. Lo sciopero generale convocato per oggi da Corso Italia segna il punto più basso dei rapporti interni:più che freddo, vero e proprio gelo, con Cisl e Uil che prendono vigorosamente le distanze dal sindacato rosso. Merito di Maurizio Landini, l'esuberante Rodomonte della Cgil, convinto di poter offrire a Elly Schlein una linea, le truppe poi ce le mette lui. Poco spazio per vertenze e trattative: meglio sfilare per la Palestina (come successe in ottobre) e portare in piazza il dissenso contro il governo Meloni. Serve creare il giusto pathos, il campo largo ci segue: la ricetta dello "chef" di Corso Italia, che in questo modo pensa di sorreggere la fragile coalizione di sinistra. Peccato che così la prima cosa ad andare in frantumi sia stata proprio l'unità eindacale. La Cisl –che sabato riunirà i suoi in Piazza Santi Apostoli per un incontro dal titolo «Migliorare la manovra ecostruire un patto» – e la Uil hanno scelto di non aderire. La segretaria confederale di via Po Daniela Fumarola lo ha spiegato a Il Tempo: «La Cisl scende in piazza, ma senza strappi né prove di forza. La nostra manifestazione punta a cambiare la legge di bilancio e, soprattutto, a riaprire il dialogo sociale». Una linea opposta a quella dei "cugini rossi": «Il primo comandamento è il confronto. La presidente Meloni ha mostrato disponibilità e dagli imprenditori sono arrivati segnali importanti.Sarebbe un errore abbandonare il dialogo proprio ora». Distanza confermata anche dalla Uil. A caldo Pierpaolo Bombardieri aveva già chiuso la porta: «Non aderiamo allo sciopero di altri sindacati». Una freddezza aumentata negli ultimi giorni dopo l'aggressione a due delegati Uil davanti agli stabilimenti ex Ilva di Genova. A raccontarlo è stato Luigi Pinasco, inseguito e picchiato da colleghi Fiom: «In vent'anni di sindacato non mi era mai successa una cosa simile». Nero su bianco le accuse:secondo la Uil nel sindacato guidato da Landini si usano metodi «squadristi» e «terroristici». Bombardieri è tornato ieri sulla vicenda: «Con Landini ci dovremo chiarire, perché continua a ripetere che si è trattato di una discussione animata». Poi la stoccata: «Se una discussione animata finiscecon due delegati in ospedale, non è una discussione». Inutile dire che i rapporti tra le due siglesono arrivati al lumicino. Aggiunge benzina sul fuoco Paolo Capone, segretario Ugl: «Ancora una volta si tenta di trasformare il sindacato in un soggetto di opposizione al governo, usando i lavoratori come strumento di scontro ideologico». E poi c'è la consueta tradizione del weekend lungo, ricordata dal leader della Lega Matteo Salvini:«Guarda caso su 24 scioperi generali, 17 sono stati di venerdì». Per il vicepresidente del Consiglio,«bloccare il Paese con l'ennesimo sciopero è irresponsabile e mette in ginocchio l'Italia». Le astensioni dal lavoro coinvolgeranno tutti i settori, pubblici e privati. Manifestazioni ovunque:da Nord a Sud. A Roma il corteo partirà alle 9 da Piazza Vittorio per chiudersi ai Fori Imperiali.Landini sarà invece a Firenze, per il comizio finale in piazza del Carmine, in compagnia di NicolaFratoianni e Angelo Bonelli. Con tanti saluti all'unità sindacale, dalla triplice ad un uomo solo al megafono. Sempre con lo stesso sogno: «Non è solo protesta, ma il tentativo di cambiamento sociale». E le stesse certezze: «Le battaglie le facciamo anche per i sindacati che non hanno aderito». Della serie basto io.
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