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Nella Beirut dopo l’esplosione la sfida dei giovani ribelli
Oggi 04-08-25, 00:01
R50/ Il 4 agosto 2020 oltre 2.500 tonnellate di nitrato di ammonio stipate al porto esplosero provocando 243 morti. L’inchiesta sulle responsabilità politiche finì in una rivolta sanguinosa. Quasi due anni dopo Francesca Caferri, alla vigilia delle elezioni, andò a raccontare l’insoddisfazione nei confronti del presidente Aoun. Ecco il reportage del 15 maggio 2022
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