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"4 anni di carcere": toghe scatenate
31-03-2025, 13:52
Distruggere Marine Le Pen, distruggere il Rassemblement National: la sentenza del Tribunale di Parigi è destinata a terremotare la politica francese e ha già scatenato un "inferno". La leader di RN è stata condannata per appropriazione indebita di fondi pubblici a 4 anni di carcere di cui due senza condizionale (ma con l'uso del braccialetto elettronico) e 5 anni di ineleggibilità con applicazione provvisoria, vale a dire immediata in caso di condanna, anche in appello. L'emittente francese TF1 ha subito annuncia un'intervista con la Le Pen questa sera alle 20. La pubblica accusa aveva chiesto di fatto l'esecuzione immediata dell'ineleggibilità, ma la sentenza ha deciso di salvaguardare la libertà degli elettori di Le Pen, nel senso che in questo modo potrà mantenere la sua carica di deputato fino alla scadenza del mandato. Una "consolazione" relativa, perché la sanzione si applica immediatamente dalla condanna di primo grado, anche nell'attesa di un eventuale appello, il che la esclude automaticamente dalla corsa all'Eliseo, con le elezioni presidenziali previste per il 2027. Non solo: il Front National, l'ex partito di estrema destra francese poi divenuto Rassemblement National, è stato condannato a pagare una multa di due milioni di euro, di cui un milione senza condizionale, nel processo sugli assistenti parlamentari a Strasburgo che ha portato alla condanna della Le Pen. Al partito nazionalista francese verrà inoltre confiscato un milione di euro sequestrati durante la procedura giudiziaria. Oltre a Marine, sono stati condannati tutti gli altri 23 imputati nel processo, con pene che vanno dai 6 mesi di carcere con la condizionale ai 4 anni, di cui 2 senza condizionale. La pena massima è stata pronunciata contro la leader, considerata al "centro" del sistema di "appropriazione indebita" dei fondi europei. Prosciolto un solo indagato. Durissima la reazione, come prevedibile, dell'uomo che con ogni probabilità sostituirà la Le Pen nella sfida a Emmanuel Macron: il presidente di RN dal 2021 Jordan Bardella sottolineato come "oggi non è solo Marine Le Pen a essere stata ingiustamente condannata: è la democrazia francese a essere distrutta". Anche un rivale a destra di Marine come Eric Zemmour, però, è intervenuto senza esitazioni: "Non spetta ai giudici decidere per chi debba votare il popolo", scrive sui social il presidente di Reconquete. "Qualunque siano i nostri disaccordi, Marine Le Pen ha il diritto di candidarsi alle elezioni. Mi dispiace che i politici abbiano volontariamente dato questo potere esorbitante al sistema giudiziario. Tutto deve cambiare". Guardano già al dopo-Le Pen le forze dell'ultra-sinistra francese. La France Insoumise "prende atto" della condanna e aggiunge che si batterà contro il RN "alle urne, indipendentemente dal suo candidato", scrive sui social il coordinatore di LFI, Manuel Bompard: "Riconosciamo questa decisione del tribunale, anche se rifiutiamo in linea di principio che un ricorso debba essere impossibile per qualsiasi parte in causa", ha scritto il partito di Jean-Luc Me'lenchon. "Combattiamo il RN alle urne e nelle strade" e "lo batteremo anche alle urne domani, indipendentemente da chi sarà il candidato", ha aggiunto Bompard.
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