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A Bangkok la tragedia degli operai del grattacielo crollato
29-03-2025, 16:32
Bangkok, 29 mar. (askanews) - A Bangkok continua la ricerca frenetica degli operai che lavoravano alla costruzione del grattacielo di 30 piani crollato per il violento sisma di magnitudo 7,7 che ha colpito il Myanmar (Birmania), il cui epicentro si trova a oltre 1300 km a Nord rispetto alla capitale thailandese. Secondo le autorità mancano ancora all'appello almeno 50 persone, ma potrebbero essere di più, perché non tutti erano registrati. Alcuni di loro erano proprio immigrati birmani, come Khin Aung, che a sua volta lavorava alla costruzione dell'edificio e che si è miracolosamente salvato perché lavorava sul livello streadale ed è riuscito ad allontanarsi subito. Ma suo fratello, anche lui operaio nel cantiere, ancora non è stato trovato: "Ho informato i miei genitori che stiamo ancora cercando mio fratello. Ma è quasi certo che siano morti. Il cantiere era molto alto e se sono sotto le macerie, se non li troviamo subito, in un giorno, non ci sarà speranza di trovarli vivi la mattina dopo". Non tutti i dispersi erano operai: Chanpen Kaewnoi spera di avere notizie di sua madre e sua sorella, scomparse dopo il crollo: "Ieri ho sentito che l'edificio era crollato. Mi sono preoccupata per mia sorella e ho cercato di chiamarla, ma non c'era campo. La loro collega ha chiamato dicendo che non riusciva a trovare mia madre e mia sorella che erano con lei al quinto piano".
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