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Estero
Adesso la destra tedesca punta sugli elettori gay
17-09-2025, 00:07
La differenza la fa una parola sola: ballottaggio. Anzi, ballottaggi, visto che nelle renane Gelsenkirchen e Duisburg il 28 settembre si giocherà lo “spareggio” fra socialdemocratici (Spd)e sovranisti (AfD) mentre il candidato sindaco di AfD se la vedrà contro un moderato (Cdu) ad Hagen. I due partiti che al governo federale compongono la coalizione nero-rossa hanno già annunciato che si sosterranno l'un l'altro ai ballottaggi allo scopo di evitare una vittoria del candidato di AfD.«Dove la Cdu si trova al ballottaggio con l’AfD, per me, come socialdemocratica, è abbastanza chiaro che sosterremo ovviamente la Cdu», ha dichiarato Sarah Philipp, copresidente della Spd nel Nord Reno-Vestfalia, il grande Land tedesco dove si è votato domenica per le amministrative.«Se un candidato dell’AfD è al ballottaggio contro il candidato di un “partito democratico” allora i democratici sanno cosa fare», ha affermato il primo ministro regionale Hendrik Wüst della Cdu del cancelliere Friedrich Merz. Ieri Wüst è tornato a esprimere «preoccupazione» per l’affermazione della destra in un voto che ha visto l'affluenza salire al 58,5%: il massimo da trent’anni a questa parte. L’ONDA BLU Domenica l’AfD ha raggiunto un ragguardevole 14,5% su base regionale (prima aveva il 5%), diventando il terzo partito al posto dei Verdi. La circostanza che localmente AfD sfidi ora la Spd ora la Cdu conferma poi la capacità del partito nazionalista, anti-immigrati e filorusso di attraversare ceti, classe, minoranze e gruppi politici. Sebbene all’ovest non si possa parlare di “onda blu” come nei Länder orientali dove AfD viaggia sopra al 30%, i ballottaggi confermano che, localmente, AfD ha superato la propria media regionale: a Gelsenkirchen con il 29%, a Duisburg con il 19,7%, a Hagen con il 21,3%. L’ipotesi, adesso, è che uno dei suoi candidati vinca contro il muro “democratico” opposto dagli altri partiti: benché sia protagonista della politica tedesca da oltre un decennio, l’AfD resta un partito antisistema ancor prima che un partito di opposizione, e la sua presenza o l’esperienza dei suoi dirigenti in ruoli amministrativi è pari a zero. Viene adesso da domandarsi quale strategia gli aspiranti borgomastri adotteranno per imporsi ai ballottaggi. L’inventiva e la provocazione non fanno loro certo difetto: lo scorso marzo, in occasione delle elezioni per la città-stato di Amburgo, il candidato Hart lanciò un appello agli uomini gay con tanto di cartellone elettorale in cui un baldo giovane con l’indice puntato verso l’elettore domandava: «Sei gay? Allora unisciti al 27,9% degli uomini gay che non vogliono l'islamizzazione e quindi votano AfD!». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44107198]] PROPAGANDA DIVISIVA Quella della temuta islamizzazione, un tema ricorrente nella propaganda elettorale della formazione identitaria, potrebbe tuttavia rivelarsi un’arma a doppio taglio perché molto divisiva negli ex distretti carboniferi di una regione dove forte è la presenza di elettori di origine turca e straniera in genere.C’è maretta intanto negli altri partiti, a cominciare dalla Spd che domenica ha chiuso con il 22,5% (meno quattro punti sul 2022) traballando anche in alcune sue tradizionali roccaforti. A Duisburg, per esempio, il sindaco uscente Sören Link è arrivato molto avanti con il 46% ma sarà obbligato a confrontarsi col sovranista Carsten Groß. Parlando con la Bild, il sindaco è stato chiaro: «Non voglio farmi fregare», ha affermato, rivendicando il diritto di chiamare i problemi come «questione migratoria» o «giustizia sociale» con il loro nome, senza lasciare cioè all’ultradestra il monopolio dei temi che più preoccupano gli elettori a differenza, ha fatto capire, di quanto fa la Spd su scala nazionale. E mentre il cancelliere Merz tira il fiato per la sostanziale tenuta della sua Cdu, l’alleato e leader dei fratelli separati bavaresi (Csu) nonché primo ministro della Baviera, Markus Söder, si è rivolto proprio alla Spd: «Qualcosa deve cambiare per fermare l’ascesa dell’AfD», ha affermato alla Bild. «Il reddito di cittadinanza deve essere eliminato in fretta e la politica migratoria deve essere ulteriormente modificata». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44129336]]
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