s
Estero Europa
Auto e green, la lettera di Giorgia Meloni ai vertici Ue: "Abbandonare il dogmatismo ideologico"
Oggi 05-12-25, 17:47
Giorgia Meloni, insieme ad altri cinque leader europei, alza il tiro e ponte direttamente ai vertici dell’Unione europea una sfida sul futuro dell’automotive e sulle strategie da adottare a livello comunitario. Nel mirino del premier finiscono le regole sullo stop alle auto a combustione dal 2035, considerate troppo rigide e ideologiche, e una transizione verde che - secondo quanto mettono nero su bianco i firmatari - rischia di indebolire la competitività industriale del continente senza reali benefici ambientali. "L'Ue abbandoni, una volta per tutte, il dogmatismo ideologico che ha messo in ginocchio interi settori produttivi, senza peraltro apportare benefici tangibili in termini di emissioni globali. È fondamentale applicare pienamente il principio della neutralità tecnologica". Questo il passaggio-chiave della lettera inviata a Ursula von der Leyen da Meloni insieme ai premier di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria e Ungheria. Il testo interviene direttamente sul regolamento che prevede lo stop alle emissioni di CO2 delle auto nuove e chiede di mantenere anche oltre il 2035 un ruolo per le ibride, oltre a riconoscere i biocarburanti come carburanti a emissioni zero. La missiva porta in calce le firme, oltre a quella del presidente del Consiglio italiano, di Donald Tusk, Viktor Orbán, Petr Fiala, Robert Fico e Rossen Jeliazkov. L’iniziativa arriva mentre la Commissione europea è impegnata a finalizzare la revisione del regolamento sullo stop alle auto a combustione dal 2035, attesa nei prossimi giorni ma probabilmente in slittamento rispetto alla data iniziale del 10 dicembre. Nel dettaglio, i sei leader chiedono un cambio di approccio complessivo alle politiche climatiche e industriali dell’Ue: "A nostro avviso, oltre alla futura revisione dell'Ets, del Cbam, degli standard di Co2 per gli autoveicoli pesanti e alla recente proposta relativa all'Ets2, è imperativo che la prossima revisione del regolamento 2019/631 che fissa gli per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi confermi, anche dopo il 2035, il ruolo dei veicoli elettrici ibridi plug-in (Phev) e della tecnologia delle celle a combustibile e introduca il riconoscimento dei veicoli elettrici con range extender (Erv), nonché di altre tecnologie future che potrebbero contribuire all'obiettivo di riduzione delle emissioni. In particolare, la proposta dovrebbe riconoscere il ruolo dei combustibili a zero emissioni, a basse emissioni di carbonio e rinnovabili nella decarbonizzazione dei trasporti, compresi quelli stradali, classificando anche i biocarburanti (combustibili rinnovabili) come "combustibili a emissioni zero", come previsto dal considerando 11 del regolamento 2023/851, anche prima del 2035”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45261060]] La lettera è indirizzata non solo alla presidenza della Commissione europea, ossia alla von der Leyen, ma anche al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, alla presidenza danese di turno e alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Un altro fronte riguarda i veicoli pesanti: "Per quanto riguarda le norme sulle emissioni di Co2 dei veicoli pesanti (HDV), riteniamo opportuno riflettere su un adeguamento mirato del regolamento 2019/1242, al fine di aiutare i costruttori di veicoli pesanti a raggiungere i loro obiettivi ed evitare qualsiasi rischio di sanzioni", rimarca la missiva. Critiche anche alla linea annunciata dalla Commissione sulle flotte aziendali, considerata eccessivamente prescrittiva: "Per quanto riguarda la proposta legislativa di prossima presentazione sul miglioramento delle prestazioni ambientali delle flotte aziendali, annunciata lo scorso 26 febbraio 2025 nel Clean Industrial Deal, l'introduzione di ulteriori obblighi o quote minime di veicoli a emissioni zero per le flotte aziendali a qualsiasi livello comporterebbe una duplicazione normativa e un aumento della burocrazia, in contrasto con l'obiettivo di semplificazione perseguito a livello dell'Ue. Pertanto, la proposta della Commissione dovrebbe concentrarsi principalmente sulle buone pratiche, sugli incentivi fiscali e sui programmi di sostegno e riflettere un approccio tecnologicamente neutro nella promozione della transizione verso veicoli a basse emissioni e a emissioni zero. Inoltre, limitare le flotte aziendali esclusivamente ai veicoli a emissioni zero comprometterebbe la competitività delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese, e introdurrebbe nuovi oneri economici e amministrativi". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45251718]] Il messaggio, una sfida politica, si chiude con un avvertimento chiarissimo relativo ai rischi che si stanno correndo sacrificando l'industria nel nome di una transizione "green" ideologica e non sostenibile: "Ci troviamo a un punto di svolta sia per l'industria automobilistica e dei componenti automobilistici dell'Unione europea sia per l'azione europea per il clima. Possiamo e dobbiamo perseguire il nostro obiettivo climatico in modo efficace, senza però compromettere la nostra competitività, poiché non c'è nulla di verde in un deserto industriale", concludono i leader. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45260380]]
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
18:38
Merz a Bruxelles per discutere dei beni russi congelati
Libero Quotidiano
18:33
Trump al Kennedy Center di Washington per sorteggio Coppa del Mondo Fifa: Un grande onore
Libero Quotidiano
18:18
Luci di speranza, Rampelli e Franco (Municipio VI di Roma) alla Camera: Iniziativa "illuminante"
Libero Quotidiano
18:05
Webuild, a Piazza Venezia si alza il sipario sulla terza opera di "Murales"
Libero Quotidiano
18:00
Tg News - 5/12/2025
Libero Quotidiano
17:58
