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Autovelox, il Ministero blocca il decreto: "Servono approfondimenti". Colpo di scena, cosa non torna
23-03-2025, 12:35
Colpo di scena sugli Autovelox: Il Ministero dei Trasporti ha annunciato di aver sospeso lo schema di decreto che regolamenta l'uso degli Autovelox e che era in fase di trasmissione a Bruxelles. La decisione è arrivata su indicazione del vicepremier e ministro Matteo Salvini: sono necessari ulteriori approfondimenti, fa sapere una nota del dicastero di Porta Pia. Nelle ore precedenti sembrava tutto fatto, con lo stop ai ricorsi contro le multe per gli Autovelox. Dalla prossima estate si sarebbero dovuti ritenere omologati automaticamente tutti i dispositivi approvati dal 13 giugno 2017 in poi. Questo, infatti, prevedeva il decreto nelle sue disposizioni transitorie: "A luglio diventerà operativo, mettendo fine a polemiche e ricorsi". "Finalmente si farà chiarezza, e finiranno i sistematici ricorsi che hanno criminalizzato ì misuratori di velocità e hanno fatto annullare le sanzioni per le velocità oltre i limiti, anche le velocità tra le più elevate", aveva commentato il presidente dell'Associazione amici e sostenitori della polizia stradale, Giordano Biserni. "Avevamo chiesto con forza che si procedesse velocemente ad approvare anche questo importante decreti", continuava, spiegando che "in troppi incidenti la velocità è stata causa di morti e feriti. Auspichiamo che torni una 'pace' tra gli automobilisti e chi controlla il rispetto delle regole. Da parte dell'Asaps c'è grande soddisfazione per questo provvedimento che si aggiunge a quello dei giorni scorsi sull'alcolock. E' la direzione giusta". Proteste dalle associazioni dei consumatori, secondo cui le norme confermano che gli apparecchi non conformi vanno spenti o si rischia raffica di ricorsi da parte degli automobilisti. Il decreto sugli Autovelox ora "congelato" era composto da 7 articoli e da un lungo allegato tecnico contenente caratteristiche, requisiti e procedure di omologazione, taratura e verifica di funzionalità dei dispositivi e sistemi per l'accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità ai sensi dell'articolo 142 del Codice della Strada. La principale novità - sottolineava l'Asaps - si trova nell'articolo 6, relativo alle disposizioni transitorie, quando si indica che 'i dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni dell'allegato tecnico, sono da ritenersi omologati d'ufficio. Tutti gli altri dovranno seguire una procedura tassativa con la disattivazione fino al completamento delle stesse, che prevedono che il titolare dell'approvazione di un dispositivo o sistema approvato prima dell'entrata in vigore del decreto possa richiedere l'omologazione integrando la documentazione, presentata in occasione dell'approvazione, entro il termine di sei mesi dall'entrata in vigore del decreto'".
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