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Baba Vanga, la profezia-choc per il 2026: "Nulla sarà più come prima"
Oggi 13-12-25, 16:22
Il nome di Baba Vanga torna ciclicamente al centro dell’attenzione, alimentando curiosità e timori. La veggente bulgara, cieca dalla giovane età e scomparsa nel 1996, è diventata nel tempo una figura quasi leggendaria, alla quale vengono attribuite numerose profezie su guerre, catastrofi naturali e grandi cambiamenti storici. Con l’avvicinarsi del 2026, alcune sue presunte visioni stanno nuovamente circolando sui social network, dando vita a interpretazioni che parlano di un anno destinato a segnare una svolta epocale. Secondo racconti e testimonianze raccolte nel corso degli anni, Baba Vanga avrebbe indicato il periodo attorno al 2026 come una fase di forte instabilità globale. Le sue parole, mai trascritte direttamente ma tramandate oralmente, sarebbero state brevi ed enigmatiche, facendo riferimento a cambiamenti improvvisi negli equilibri di potere e a crisi difficili da controllare. Proprio l’assenza di testi ufficiali e la vaghezza delle formulazioni contribuiscono a rendere queste profezie particolarmente suggestive e inquietanti. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:42278661]] Tra le visioni più citate vi è quella che parla di “terre che si svuotano e popoli in fuga”. Un’espressione che molti interpretano come un’allusione a conflitti armati prolungati, crisi geopolitiche diffuse e a un’Europa sempre più fragile. In questa chiave di lettura, il 2026 non rappresenterebbe l’inizio di una fase di pace, ma piuttosto un periodo di transizione carico di tensioni. Altre profezie attribuite a Baba Vanga riguardano una natura sempre meno controllabile. Alcune ricostruzioni parlano di fenomeni climatici estremi, eventi improvvisi e territori resi inabitabili, elementi che oggi vengono collegati al cambiamento climatico, alle alluvioni e alle siccità sempre più frequenti. Coincidenze o intuizioni profetiche? Infine, una delle visioni più discusse riguarda un possibile mutamento dell’ordine mondiale, con il declino di potenze storiche e l’ascesa di nuovi attori globali. Per molti interpreti, il 2026 sarebbe uno spartiacque: un anno dopo il quale nulla sarebbe più come prima. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43557022]]
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