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Da Tito a Tahiti: la rocambolesca vita di "Johnny Guitar"
Oggi 23-12-25, 12:29
L’attore americano Sterling Hayden (Montclair, New Jersey 1916-Sausalito, California 1986), durante il secondo conflitto mondiale operò sul fronte jugoslavo meritandosi una “Silver Star Medal” nel suo Paese ed un riconoscimento personale del presidente Josip Broz Tito. Fisico possente, in precedenza si imbarcò come mozzo, fu pescatore nella Baia di Terranova e nelle grandi navi da pesca oceaniche, riuscendo a diplomarsi grazie alle scuole serali. Dopo il rientro negli Stati Uniti provò interesse nelle idee del Partito Comunista del suo Paese e questo gli provocò l’iscrizione forzosa nel 1949 nelle liste di proscrizione del senatore repubblicano Joseph McCarthy. Protagonista principale del film “Giungla d’asfalto” del 1950 su impegnativa e sostanziale garanzia del regista John Huston, Sterling si affrancò definitivamente nel 1953 e l’anno dopo girò accanto a Joan Crawford e con la regia di Nicholas Ray il film western anticonvenzionale “Johnny Guitar”, supportato da una indimenticabile colon na sonora e, certamente, il suo maggior successo cinematografico. Il regista Stanley Kubrick lo volle quale protagonista nella pellicola “Rapina a mano armata” nel 1956, candidato all’Oscar quale miglior film, ed otto anni dopo anche ne “Il dottor Stranamore” con Peter Sellers. Durante questo lungo periodo peraltro, Hayden ebbe notevoli problemi riguardo alcune rivelazioni di idee politiche non conformi di personaggi nel mondo generalizzato del cinema, situazione questa che lo segnò profondamente. Presente ne “Il Padrino” di Francis Ford Coppola nel 1972 e nel “Il Lungo addio” di Robert Altman l’anno dopo, Bernardo Bertolucci nel 1976 lo chiamò per un cameo nel film “Novecento”. Sposato la prima volta con l’attrice Madeleine Carroll, si sposò e divorziò tre volte con l’insegnante Betty de Noon, fuggendo a Tahiti con i quattro figli avuti da lei dopo l’ultimo divorzio e facendo perdere le sue tracce. Dopo situazioni rocambolesche che fecero pensare al peggio, venne rintracciato dalle autorità federali prima che venisse arrestato dalla polizia locale mentre in riva al mare stava serenamente giocando con i suoi figli. Nel 1960 si sposò con l’attrice Catherine Devine McConnell ed ebbe altri due figli, trovando finalmente serenità in una abitazione di fronte al Golden Gate Bridge di San Francisco. Nel 1963 scrisse un libro autobiografico, “Wanderer” (Vagabondo), che ottenne un buon successo di vendite e di critica con una trattazione molto negativa circa i suoi comportamenti nei primi quaranta annidi vita.
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