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"Dov'è mio figlio?", in Turchia paura per i giovani arrestati
28-03-2025, 19:08
Istanbul, 28 mar. (askanews) - Musa Akyol ha aspettato per ore fuori da un carcere di Istanbul senza avere notizie del figlio 21enne, arrestato la sera di domenica 23 marzo per aver partecipato alle manifestazioni che stanno scuotendo la Turchia. "Naturalmente siamo molto preoccupati. Non abbiamo notizie di nostro figlio. Dov'è, come sta, ha problemi di salute, in che condizioni vive? Non siamo riusciti a sapere nulla di lui", spiega. Suo figlio non è l'unico: centinaia di studenti sono stati arrestati dall'inizio delle proteste. Decine di migliaia di persone hanno sfidato il divieto di assembramento per manifestare ogni sera davanti al municipio di Istanbul, scene che non si vedevano dai tempi delle massicce proteste di Gezi nel 2013. "Siamo qui, noi giovani ì contro tutto ciò che il governo ha fatto per 23 anni. Le manifestazioni sono iniziate con l'arresto di Imamoglu, ma continuano con molti altri nostri amici che sono vittime di violenza, picchiati e arrestati", dice una manifestante. "L'ultima volta hanno arrestato circa 300 persone, tra 300 e 500 - aggiunge un altro giovane - I numeri continuano a salire e oggi potrebbero esserci altri arresti. Stanno arrestando le persone in modo ingiusto. La polizia mi ha persino chiesto i documenti d'identità. Sinceramente, ho paura".
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