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Enzo Iacchetti, show in tv e sospetti: il 5 ottobre...
Oggi 26-09-25, 01:45
Enzo Iacchetti non è Paganini e ripete, eccome se ripete. A differenza del maestro concede il bis e pure il tris, se gli gira. Una settimana fa la sfuriata in diretta a È sempre Cartabianca contro Eyal Mizrahi, presidente della Associazione Amici di Israele, preso a male parole («Str**o», «Pezzo di m**a») e minacciato(«Ti prendo a pugni»). Sabato va da Sommi e Scanzi ad Accordi e Disaccordi, spiegando di aver chiesto a Bianca Berlinguer di non avere un contraddittorio («Sono un attore, io»), di aver sbottato «di cuore» e di aver «rotto il palco», come a teatro. Martedì torna sul luogo del delitto, su Rete 4, e riparte con il nastro. Il governo, sostiene, «non ha fatto nulla per Gaza, Meloni ci mette tempo a capire. Quando l’Italia si schiererà per il riconoscimento dello stato palestinese sarà troppo tardi». E ancora: «L’Italia per il popolo di Gaza non fa nulla. E se penso a quel ministro che si è fatto intervistare sulla tv israeliana...». Non si fa attendere la risposta di Antonio Tajani, ministro degli Esteri: «L’Italia ha fatto tanto per Gaza. È il Paese che ha mandato più aiuti e che ha accolto il maggior numero di persone che arrivano da quel territorio per assistenza e cure. Quello che dice Iacchetti è totalmente inaccettabile. E devo dire a questo punto che Iacchetti è un bugiardo!». Il conduttore però è ormai la voce dei pro-Pal italiani: «Su un genocidio dichiarato in tutto il mondo, con tutto il mondo che sta manifestando, con i ministri di Netanyahu che stanno vomitando cose impossibili su quello che stanno facendo, secondo me il contraddittorio non esiste, chi vuol fare il contraddittorio è d’accordo con gli assassini, mi dispiace. La mia era una protesta umanitaria, era uno sfogo di rabbia umanitario e tutti gli italiani che mi hanno incontrato in questo periodo, mi dispiace dirlo ai miei nemici, mi hanno abbracciato, perché hanno detto che ho manifestato tutto quello che loro avrebbero voluto dire al mio posto. Voglio uscirne, però, da questa cosa... senza smettere di venire da te o smettere di andare ogni tanto a dire come la penso». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44198244]] «Tu da me devi venire eccome, altro che smettere, tu devi venire da me», lo coccola la Berlinguer. Non sembrano esserci rischi. Tra i commenti sui social, accanto a chi lo critica nel merito c’è anche chi indignato fa notare un piccolo particolare: «...E si scopre che Iacchetti ha un libro in uscita il 5 ottobre. Ho un leggero senso di schifo». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44195134]]
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