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Estero
Flotilla, i servizi: imminenti nuovi attacchi. E Israele: "Reagiremo"
Oggi 28-09-25, 10:10
Cresce, vertiginosamente, la paura a bordo della Flotilla, diretta verso Gaza. Secondo fonti di intelligence italiane, infatti, non si può escludere un nuovo intervento israeliano con l’impiego di droni contro le imbarcazioni della missione umanitaria, anche prima che queste raggiungano le acque territoriali. Si ipotizzano attacchi già nelle prossime ore. Incursioni che potrebbero avvenire anche in mare aperto. E non solo con ordigni assordanti, come accaduto cinque notti fa. Nel frattempo, la presenza italiana a bordo della spedizione si è leggermente ridotta: dai 55 iniziali si è scesi a circa 40 connazionali, tra i quali figurano i quattro parlamentari di Pd, M5S e Avs. Il governo spera che il numero di connazionali a bordo possa calare ulteriormente, grazie anche all'intervento del presidente Sergio Mattarella, il quale ha spinto a riflettere sui rischi reali della missione. Nonostante ciò, la flottiglia prosegue la sua rotta: di fatto, i vertici, come è noto, hanno rifiutato la mediazione di Mattarella. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44301779]] Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in costante contatto con l'omologo alla Difesa,Guido Crosetto,e con i rappresentanti dell’opposizione, ha più volte parlato con l’omologo israeliano Gideon Sa’ar, chiedendo "di non usare violenza". Roma, infatti, lavora parallelamente a un dialogo con gli attivisti, nella speranza di valutare opzioni diverse dal tentativo di rompere il blocco navale, in primis l'intercessione del Patriarcato di Gerusalemme. Ma dai canali diplomatici di Tel Aviv è arrivata una posizione netta: se la flottiglia avanzerà, Israele reagirà, rivendicando la necessità di proteggere l’operazione militare in corso nella Striscia. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44301653]] Sullo sfondo resta anche la nostra Marina militare, incaricata di lanciare avvertimenti via radio alle barche della Flotilla, invitandole a fermarsi e sottolineando come procedere oltre, anche restando in acque internazionali, significhi esporsi a pericoli concreti. La fregata Alpino, insieme a un’unità spagnola, resterà a distanza di sicurezza di alcune miglia e - ha messo subito in chiaro - non interverrà in caso di nuovi attacchi con droni. Le due navi avranno il compito esclusivo di prestare assistenza successivamente, garantendo soccorso umanitario in mare. Nessuna possibilità di uno scontro a fuoco con Idf.
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