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Furto d'auto a pezzi: come funziona il nuovo business
Oggi 23-10-25, 02:00
Altro che auto rubate: oggi il furto è su misura. I ladri non portano più via l’intera vettura; troppo rischioso, troppo complicato. Preferiscono smontarla a pezzi, in un’operazione ‘chirurgica’ che dura pochissimo. Così nasce il nuovo business nero dei ricambi, che dall’Italia rifornisce mercati lontani: dal Nord Africa agli Emirati, fino al Sud Africa. Lo rivela il report 2025 di LoJack Italia, che fotografa un fenomeno in crescita: solo nel 2024 si sono contati quasi 14 mila interventi per danni da furti parziali, +3,5% rispetto all’anno prima (dati Osservatorio Car Clinic). Dietro ogni colpo, c’è un ordine preciso: un fanale, una centralina, un catalizzatore. I ladri sono ormai tecnici specializzati, con strumenti elettronici da film di spionaggio. Un minuto e mezzo al massimo per rubarle, poi le auto finiscono in capannoni dove vengono cannibalizzate in tre o quattro ore. Poi i pezzi volano ovunque, alimentando un mercato parallelo milionaio. «I criminali sono sempre più tecnologici. Servono strumenti intelligenti per proteggersi e, se serve, ritrovare ciò che ci hanno tolto», avverte Maurizio Iperti, presidente di LoJack International. I pezzi più desiderati? Dalle telecamere di bordo (fino a 200 euro) ai fari LED da 5.000, passando per cerchi in lega, monitor, catalizzatori e paraurti. La mappa dei furti parziali non fa sconti: la Lombardia è la regina (40%), davanti a Lazio (27%) e Campania (18%). [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44413681]] L’Italia, insomma, è un gigantesco magazzino a cielo aperto. Entrando ancora più nel dettaglio, questa piaga si concentra particolarmente all'interno delle grandi città: a Roma e Milano si registra circa il 28% dei danneggiamenti totali. E il fenomeno è solo relativamente nuovo: «È iniziato alcuni anni fa con il furto dei volanti dei Suv Bmw ma, a quanto pare, ora si è accentuato», rileva Ivano Carenzi del Centro Revisioni Adda. Ma in questi casi, cosa si può fare? Spesso è inutile rivolgersi a meccanici e carrozzieri. «Spesso si è obbligati a rivolgersi al concessionario perché i componenti elettronici vanno poi calibrati con la centralina», aggiunge. Sebbene non esistano dati precisi sui brand più colpiti, i modelli maggiormente coinvolti sono quelli più diffusi sul mercato, che generano maggiori richieste di pezzi di ricambio, ma anche quelli che consentono di ottenere ricambi con un maggior valore economico. Tra i più vandalizzati ci sono, infatti, alcuni modelli del Gruppo Stellantis (Fiat Panda, 500, Punto, Lancia Ypsilon, 500X e Jeep Renegade), ma anche i modelli dei brand Audi, Smart, Alfa Romeo, Ford, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota, Lexus (prese di mira per le batterie), Range Rover e Volkswagen. Insomma, un elenco ben nutrito. Il nostro territorio non sarà il “triangolo delle Bermuda dei furti d’auto”, quello è in Puglia, compreso nell’area tra Manfredonia e Cerignola, ma c’è poco da stare allegri. Domanda: cosa c’è di peggio di non trovare più la propria automobile e non sapere dove sia? Beh, non trovarla e sapere esattamente dov’è. Perché nel capoluogo lombardo succede anche questo. Ve ne abbiamo dato conto su Libero in più di un’occasione parlando delle carcasse di auto bruciate che si trovano, spesso e volentieri, nei pressi dei campi nomadi. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44131409]] Prima dello sgombero dei mesi scorsi, il campo di via Bonfadini era un un vero e proprio “cimitero” di auto e scooter rubati. Un ammasso di carcasse di lamiera bruciate dagli stessi ladri nel tentativo di “occultare il cadavere”. Anche il campo rom di via Chiesa Rossa è da sempre una delle basi strategiche di questi loschi affari. Ultimamente sembra essersi specializzato, per così dire, nei furti di furgoni. Perché il fenomeno delle auto e dei componenti rubati a Milano sta assumendo proporzioni preoccupanti e non da oggi. Se riavvolgiamo un po’ il nastro, scopriamo che nel 2018, sempre nel campo vicino all’Ospedale Sacco, era stato ritrovato addirittura un trattore rubato a Rozzano poche settimane prima. Nella città del nord Italia che vanta, si fa per dire, il maggior numero di auto rubate ogni anno, ora dobbiamo fare i conti anche con i furti parziali. Mica male in una metropoli dove girare in macchina, per giunta, è sempre più difficile tra divieti vecchi e nuovi. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:42108933]]
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