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Politica
Giorgia Meloni, "donna forte d'Europa": Express, la copertina fa impazzire la sinistra
Oggi 18-09-25, 10:49
“Giorgia Meloni, la femme forte de l’Europe”. È questo il titolo del settimanale francese L’Expressche dedica la copertina dell’ultimo numero alla presidente del Consiglio. Il magazine, che descrive la sua linea editoriale come quella di un “giornale liberale ed europeo”, definisce la premier come “la donna forte d'Europa” in un lungo articolo accompagnato anche da un editoriale in cui viene sottolineato che “la Francia, impantanata in una situazione di stallo sul bilancio, dovrebbe ispirarsi all'esempio italiano, efficace e rassicurante”. Sempre nell’editoriale si fa riferimento alla “buona dose di discreto rigore” con cui l’Italia è riuscita “a scrollarsi di dosso” l’immagine da “malato d'Europa, scaricando la responsabilità sulla Francia”.Nell’articolo collegato alla copertina, invece, si legge che “è facile essere scambiati per Biancaneve quando si è circondati da 26 nani. Se Giorgia Meloni è la nuova star politica dell’Unione europea, la presidente del Consiglio italiano lo deve al suo talento personale, al suo posizionamento politico pragmatico, allo spostamento a destra dell’opinione pubblica europea, ma anche al fatto che i suoi pari sono ben lontani dal brillare”. “Solo pochi anni fa, l’Italia faceva tremare l’intera zona euro con il suo debito pubblico colossale e la sua instabilità politica cronica. Oggi è la Francia a svolgere quel ruolo mortificante”, sottolinea L’Expressricordando che “erano in pochi a prevedere che Meloni avrebbe incarnato un giorno la stabilità e la credibilità internazionale ritrovata del suo paese”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44149565]] a premier viene descritta come una “madre single di 48 anni, proveniente da un ambiente povero, senza titoli universitari, con un’esperienza di governo minima”, ritratto che “stona tra i capi di Stato e di governo europei, tanto più che guida un partito politico che affonda le sue radici nel fascismo”. “Nel 2022, quando fece il suo ingresso a palazzo Chigi quasi esattamente a 100 anni dalla marcia su Roma di Mussolini, la maggior parte dei media europei la descriveva come un’estremista pronta a instaurare un regime illiberale, rompere con l’Europa e piegarsi a Vladimir Putin” prosegue ancora l’articolo, aggiungendo però che “la prima donna a guidare la Repubblica italiana non ha fatto nulla di tutto questo. Anzi, non ha fatto poi molto in tre anni. Una parola riassume la sua tattica: prudenza”. In politica estera, viene evidenziato, Meloni porta avanti “una diplomazia conservatrice, atlantista e legata ai valori democratici”. “È stata l’unica leader europea invitata all’investitura del presidente americano. Ma, a differenza di altri, ha saputo evitare atteggiamenti servili nei confronti di Trump”, mentre sull’Ucraina “mostra un sostegno di principio a Zelensky, ma limita l’aiuto militare al minimo e rifiuta l’idea di inviare soldati italiani sul terreno per garantire un ipotetico cessate il fuoco”. “La sua ascesa al firmamento continentale l’ha portata a scontrarsi con Macron” rimarca quindi il settimanale, soffermandosi sul dossier dazi: “Meloni, da parte sua, ha difeso la linea dell’accomodamento piuttosto che della risposta dura all’aggressività commerciale del presidente americano. La sua linea si è imposta”. Beh, un bel po' di materiale per far impazzire la sinistra. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44144793]]
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