s
Politica
I 5 Stelle oggi difendono i giornalisti: ma li chiamavano sciacalli, sterco e "putt***e"
Oggi 10-11-25, 12:03
«Lei non immagina quanto io non sia irremovibile nelle mie idee». L’aforisma di Ennio Flaiano andrebbe scolpito nel marmo nella sede del Movimento 5 Stelle, che quando scende in campo si attesta come i trecento spartani di Leonida, ma se proprio non può sbarrare il passo ai persiani ci si mette d’accordo e fa massa critica: dalle Termopili alla termocoperta a protezione dei giornalisti e soprattutto l’eroe del momento, Sigfrido Ranucci. Oggi nell’aula sorda e grigia ma senza traccia di manipoli meloniani i guastatori di Giuseppe Conte innalzano il vessillo della libertà di stampa come ultimo baluardo contro il regime che non c’è, e contro le querele temerarie che invece ci sono per imbavagliare il giornalismo d’inchiesta: quello che si sostituisce alle inchieste giudiziarie della magistratura tanto cara al partito che fu di Beppe Grillo (che aveva indetto il “Premio stercorario” per il “Giornalista dell’Anno”). [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44909662]] Teorema perfetto, se non fosse che proviene da quelli che hanno sempre additato i giornalisti ad avvelenatori della verità e del diritto all’informazione, a imbuti della censura e volenterosi carnefici al servizio del potere. Oggi cani da guardia della democrazia, ieri dipinti come cuccioli al guinzaglio che leccano la mano di chi porge una scodella. «Sciacalli», li bollava Di Maio, «puttane» sibilava Di Battista.Gli insulti dei movimentisti, con la ricchezza lessicale del comico di Genova e con le invenzioni degli epigoni e imitatori, hanno fatto la storia. È la ferrea coerenza grillina. Sostenevano che chiunque dietro a un pc e con le dita sulla tastiera poteva informare senza filtri e senza limiti, e ora dall’uno vale uno sono approdati all’uno, Ranucci, che vale per tutti. Erano partiti verso i palazzi del potere con l’apriscatole e si sono accomodati in bagno d’olio nelle scatolette di tonno, e dove non c’erano si sono accontentati anche delle “razioni K”. Sono stati incantati dalla Cina e sulla via della seta hanno fatto dietrofront; hanno cambiato fronte sulla guerra in Ucraina; sono stati alleati di Salvini e poi nemici acerrimi; hanno predicato alterità e diversità da centrodestra e centrosinistra e sono diventati organici al Pd salvo qualche scarto furbesco dell’avvocato di Volturara Appula. Quanti disinvolti giri di valzer sul carnet di ballo che aprono e richiudono con virgineo pudore, irremovibili alfieri della civiltà giuridica. Accantonate le accoglienti e caciarone casse di risonanza politica delle inchieste della magistratura, si scoprono garantisti e persino innocentisti a prescindere. Come una sanatoria, anch’essa a prescindere, propongono il ritiro in blocco delle querele contro Ranucci e visto che ci sono una legge sulle querele temerarie. Quella sempre auspicata e mai varata da una classe politica in cui la classe giornalistica è abbondantemente rappresentata e non è sembrata particolarmente sensibile al punto di disciplinare e disboscare la giungla delle diffamazioni. Quasi proverbiale la tolleranza verso la satira dell’ex direttore dell’Unità Massimo D’Alema, che rispose alle matite e al bianchetto di Giorgio Forattini con la carta bollata. Poi ritirò, ma solo poi. Il M5S, sempre sulla notizia quando l’interessa o se esce da qualche fonte amica alla quale si abbevera per arsura di visibilità, non risulta abbia mai mostrato eguale furore legalitario, di giustizia e di impegno civile quando il problema ha interessato o interessa i giornalisti senza manleva dell’editore perché senza contratto, o i giovani, quelli senza un nome da poter spendere politicamente. Mica un Ranucci qualsiasi. Idee irremovibili? Certo, certissimo, anzi probabile. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44924468]]
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
14:26
Focus Salute - Sonno, come migliorarlo. Le strategie più efficaci
Libero Quotidiano
14:21
No a riforma servizio militare: a Berlino decine di stivali al Bundestag
Libero Quotidiano
14:10
Samira Lui "tutta nuda": le parole di Claudia Gerini diventano un caso
Libero Quotidiano
14:02
Report, Giorgia Meloni inchioda la sinistra: "Il Garante della Privacy? In quota Pd e M5s"
Libero Quotidiano
14:01
Giustizia, Fontana "Parti si tolgano veste partigiana ed entrino nel merito"
Libero Quotidiano
13:46
