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"Il fatto non sussiste": assist delle toghe rosse ad Askatasuna
31-03-2025, 15:53
Nessuna associazione a delinquere per 16 attivisti del centro sociale Askatasuna di Torino. Lo ha deciso il tribunale del capoluogo piemontese al processo che vede imputate 28 persone vicine al noto centro sociale di corso Regina Margherita per gli assalti al cantiere dell'alta velocità in Val di Susa. Secondo i giudici, in relazione all'associazione a delinquere, "il fatto non sussiste". Una decisione che i presenti in aula hanno accolto con un grande applauso, interrompendo la lettura del dispositivo. Nonostante la decadenza dell'accusa di associazione a delinquere, il processo è comunque terminato con 10 assoluzioni e 18 condanne per reati minori: le pene inflitte dai giudici variano dai 4 anni e 9 mesi ai 5 mesi di reclusione per singoli episodi. La procura aveva chiesto condanne per un totale di 88 anni di carcere. Dopo la lettura della sentenza, all'esterno del tribunale gli attivisti hanno festeggiato con slogan, applausi e fumogeni. "Siamo una associazione a resistere", hanno urlato al megafono. Qualcuno si sarebbe lasciato andare anche a degli sfoghi contro le forze dell'ordine. Una folla di sostenitori si era riunita fin da questa mattina davanti al palazzo di giustizia per mostrare solidarietà agli imputati. Gli attivisti di Askatasuna sono stati giudicati per una quindicina di episodi avvenuti sia contro i cantieri del Tav in Val di Susa sia durante alcune manifestazioni a Torino fra il 2019 e il 2021.
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