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Sport
Jannik Sinner, Carlos Alcaraz lo snobba: "Quanto è forte Joao Fonseca"
Oggi 12-12-25, 12:36
Dicembre è quel momento sospeso in cui il tennis ufficiale si ferma, ma i protagonisti continuano a muoversi, a cercare stimoli, a mandare segnali. Carlos Alcaraz, incapace di restare lontano dal campo, ha scelto gli Stati Uniti per un paio di esibizioni che uniscono spettacolo e ottimi compensi. Lorenzo Musetti, invece, ha giocato un’altra partita: quella comunicativa. Dopo settimane di attesa, ha finalmente annunciato sui social l’arrivo del suo nuovo super coach, José Perlas, una figura scelta per aiutarlo a compiere quello scatto decisivo che possa avvicinarlo ai Big 2 del momento, proprio Alcaraz e Sinner. Negli Usa, dove sport e show business si intrecciano naturalmente, Alcaraz non ha solo vinto: ha anche individuato un nuovo talento da tenere d’occhio, dimenticandosi per una volta del suo rivale più ingombrante. “Quant’è forte Fonseca”, ha detto dopo aver battuto a fatica il giovane brasiliano Joao Fonseca, ribattezzato “Sinnerinho”. “Mi auguro sia stato un incontro divertente per tutti, Joao gioca un tennis pazzesco ed è arrivato nel circuito con tanta forza — le parole del numero uno al mondo — Per me poi era la prima volta in uno stadio da baseball. Disputare un match qui e contribuire a portare il tennis in nuovi posti è fantastico”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45370295]] Era il loro primo confronto e Carlitos ne ha colto la magia: “Non avevo mai sfidato Joao, quindi per me era la prima volta contro di lui. Affrontarlo in questo splendido scenario di Miami l’ha reso davvero speciale”. Musetti, intanto, guarda al futuro e sogna un ritorno a Torino per le Finals di Torino. Per arrivarci serve un cambio di passo, quello su cui insiste da settimane. “Sto lavorando tanto per essere più aggressivo — dice — Ci stiamo muovendo in questa direzione”. La scelta di Perlas va esattamente in questo senso. Obiettivo dichiarato: colmare il divario con i due dominatori dell’anno. Il carrarino non lo nasconde più: “Quest’anno si è vista la distanza tra loro e gli altri — ha concluso ‘Muso’ — Mi auguro in futuro di poter raggiungere il terzo gradino del podio, magari posso essere io il terzo incomodo tra Jannik e Carlos”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45370213]]
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