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Jannik Sinner col brividino
Ieri 31-08-25, 09:05
Partita brutta, sporca e cattiva, ma vincente, e questo alla fine è ciò che conta.Jannik Sinner supera Denis Shapovalov al terzo turno degli US Open con il punteggio di 5-7 6-4 6-3 6-3, in tre ore e undici minuti di grande sofferenza, e si prende il pass per gli ottavi di finale.Non il miglior Sinner visto quest’anno, anzi: match complicato, reso spigoloso dai troppi gratuiti e da una prima di servizio che nei primi due set non ha superato il 55%. Ma proprio quando sembrava sull’orlo della crisi, il numero uno del mondo ha saputo trovare dentro di sé la forza del campione, infilando nove game consecutivi dallo 0-3 del terzo set fino al 3-0 nel quarto. Una rimonta che ha ribaltato la partita e dato la misura di quanto Jannik, anche lontano dal suo tennis migliore, sappia stringere i denti e passare attraverso le difficoltà. Sull’Arthur Ashe l’avvio è di marca canadese. Shapovalov gioca sciolto, tira senza paura e prende subito l’inerzia del match. Il primo set si decide sul filo, ma a tradire Sinner è la percentuale di prime: doppi falli nei momenti cruciali e 7-5 Shapovalov. Denis sembra in giornata: servizio mancino incisivo, traiettorie cariche, ritmo da vero top player. Jannik, però, non scompare: nel secondo set arretra la posizione in risposta, accetta qualche scambio in più e attende il momento giusto. Sul 3-3 arriva la svolta: tre palle break consecutive e break a zero. $ il parziale che riporta tutto in equilibrio (6-4) e che fa capire come la partita non sia affatto finita. Il terzo set, però, inizia malissimo. Shapovalov vola 3-0, con due break di vantaggio, mentre Sinner appare nervoso e smarrito. In quel momento arriva l’incitamento del suo box, con Simone Vagnozzi che lo richiama: «Bisogna stare lì e lottare». E Jannik reagisce da campione. Tiene un game delicatissimo, cancella la palla dello 0-4 e inizia la sua rimonta: un break, poi un altro, e il canadese perde certezze. Shapovalov si incarta, piazza due doppi falli consecutivi, e Sinner ringrazia. Con autorità trasforma lo 0-3 in 6-3, infilando sei giochi di fila e piazzando il sorpasso che cambia la partita. $ il momento chiave del match: da lì la strada si fa tutta in discesa. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43915046]] Il quarto set è la naturale conseguenza del parziale precedente. Sinner, in fiducia, sale 3-0 e porta a nove i game consecutivi vinti. Shapovalov prova a restare aggrappato, ma ormai il vento è cambiato. Jannik tiene con più sicurezza il servizio, risale con le percentuali e gestisce i punti importanti.Sul 5-3, con due servizi vincenti, chiude la partita e si prende un successo che vale più del semplice passaggio del turno. Perché è in sfide come questa, sporche e complicate, che si misura davvero la statura di un campione.Lo stesso Sinner lo ha riconosciuto a fine match: «Partita difficilissima, l’ultima volta che abbiamo giocato avevo perso. Sono contento di come ho reagito, ho cercato di restare in partita anche nei momenti di difficoltà. La seconda settimana sarà ancora più dura, mentalmente e fisicamente. Ma essere qui è un buon segnale».Un segnale forte, quello che arriva dall’Arthur Ashe Stadium: anche quando non gioca il suo tennis migliore, Sinner trova il modo di vincere. Ed è forse questo, più ancora dei colpi vincenti e delle statistiche, il vero marchio dei campioni. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43917686]]
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