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Jannik Sinner, la rivoluzione: "Dal primo colpo dopo New York"
Oggi 21-10-25, 01:00
Jannik Sinner ha offerto a Riad la sua partita più netta e ideologica nella finale vinta contro Carlos Alcaraz: non una semplice prestazione, ma un cambio d’atteggiamento che somiglia a una piccola rivoluzione tecnica e mentale. Dal primo scambio l’altoatesino non ha più aspettato: servizio o risposta, era già dentro il campo a spingere, cercando la rete e il punto corto. L’immagine è quasi pugilistica, secondo Il Messaggero — “Vola come una farfalla, pungi come un’ape”, come Muhammad Alì —, ma applicata al tennis: movimento lieve, impatto decisivo. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44623737]] I numeri contro ‘Carlitos’ raccontano una supremazia senza appello: sei game concessi, 10 palle break annullate, l’86% dei punti vinti con la prima. Numeri che non mentono e che spiegano la distruzione tecnica dell’avversario: Carlos Alcaraz, il numero 1 che a New York aveva inflitto a Sinner la sconfitta più dolorosa, è stato costretto a rincorrere. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44619018]] Paolo Bertolucci, a riguardo, ha offerto una chiave psicologica: “Il martellamento mediatico e la tensione da Slam pesano anche su un giocatore forte come Jannik — le sue parole — A Riad, dopo aver palleggiato coi bambini e scherzato con Djokovic, giochi libero, senza freni, e può uscire la versione migliore di tel. A New York Jannik aveva in mente di giocare una partita come a Riad, ma non c’è riuscito perché quel giorno aveva i riflessi più lenti e l'avversario giocava particolarmente bene e profondo sin dal primo colpo”. In altre parole, l’atmosfera pesa — e quando si alleggerisce, il rendimento può esplodere. Sinner lo sintetizza con netto realismo: “È un processo. Dopo New York ci siamo messi a lavorare su ogni dettaglio… La differenza l’ha fatta la mentalità”, dice. Tradotto in campo: più verticalità, meno orizzontale, pressione costante, variazioni mirate. Non diventerà un serve-and-volley tout court, ma la nuova predisposizione — prendere il tempo, osare subito — lo trasforma. E, come nota Bertolucci, “fra loro due, basta un cinque per cento per cambiare tutto”. A Riad quel 5% è andato a Sinner: non un colpo di fortuna, ma il frutto di un lavoro visibile. Jannik Sinner wins a clever point against Carlos Alcaraz at the Six Kings Slam. Big smiles from both of them. Putting on a show. pic.twitter.com/w3iNMmqmwE — The Tennis Letter (@TheTennisLetter) October 18, 2025
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