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La bellezza e il fascino di Cap d'Antibes
Oggi 01-09-25, 14:54
Quando il sole comincia a filtrare tra le fronde dei pini marittimi e il canto delle cicale segna l’inizio di un nuovo giorno, Cap d’Antibes si veste di una luce liquida, quasi irreale, che sembra provenire da un quadro impressionista. È in questo scenario sospeso tra mare e cielo che si svela Villa Miraé, che emerge in tutto il suo splendore lungo un elegante sentiero, il 770 Chemin de la Garoupe, come una gemma custodita da chi conosce il valore del silenzio e dell’equilibrio. Qui non c’è spazio per il clamore: l’aria profuma di rosmarino e lavanda, la brezza marina porta con sé un sentore salmastro che si mescola all’aroma dolce dei fiori di arancio, e il tempo scorre secondo un ritmo antico, dettato dal ciclo del sole e dalla carezza del vento. La Villa appare come un rifugio segreto, un’oasi di bellezza dove il lusso non ha bisogno di ostentazione e ogni gesto è pensato per evocare emozioni profonde. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43938637]] Gli interni sono firmati dall'interior designer Oscar Lucien Ono di Maison Numéro 20 e sembrano respirare all’unisono con la natura circostante: facciate color ocra che assorbono la luce dorata del mattino, interni in cui materiali nobili e dettagli artistici si intrecciano in un dialogo costante tra interno ed esterno, e terrazze private che diventano prolungamenti naturali di camere concepite come rifugi dell’anima. Ogni spazio è un invito a rallentare, ad ascoltare il rumore sottile delle cose, a lasciare che i sensi si risveglino in una danza lenta e continua. Nei saloni, mosaici firmati dal laboratorio Friul Mosaic catturano l’essenza poetica della Méditerranée, fresche ispirate a Cocteau e Matisse, e ceramiche realizzate su misura da Maison Paradis restituiscono un calore tattile, una carezza di materia che sembra custodire storie antiche. I giardini, un intreccio lussureggiante di piante mediterranee, avvolgono la piscina come una corona verde, mentre l’acqua, sotto il sole di mezzogiorno, diventa uno specchio abbagliante in cui cielo e mare si confondono. Eppure, ciò che rende la Villa Miraé una destinazione unica non è solo il suo abito elegante, ma il cuore pulsante della sua esperienza: la cucina. Sotto la guida visionaria dell’Executive Chef Mauro Colagreco, 3 stelle Michelin, conosciuto a livello mondiale e custode di una filosofia gastronomica incentrata sulla natura e sulla biodiversità, ogni piatto diventa un racconto, un incontro tra terra e mare, un atto di amore verso il territorio. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43938639]] Si chiama Amarines, il nuovo ristorante gastronomico che celebra la bellezza delle stagioni e il respiro del Mediterraneo con creazioni che coniugano purezza e audacia.Mauro Colagreco, arrivato come chi approda in una terra promessa, ha trovato in Costa Azzurra il riflesso della sua cucina: libera, viva, istintiva. Nel suo nuovo ristorante Amarines, intreccia un dialogo costante con le stagioni e gesti antichi. «Amarines è il mio modo di rivisitare il Mediterraneo», racconta, con un sorriso franco e le mani aperte come a offrire la luce stessa.Due i menu degustazione di Amarines: Rivages (4 portate) e Horizons (6 portate) e poi il menu à la carte. Tra i piatti prelibati: Ravioli di petit pois e citron de Menton che sanno di primavera eterna,; Pesce selvaggio cucinato con un rispetto quasi sacrale per la sua freschezza; Carpaccio di gamberoni di San Remo che raccontano di porti, barche e reti appena tirate a riva; Gnocchi ripieni con pesto, peperoni rossi e formaggio di capra;VItello tigre della Corsica; Agnello delle Alpilles, ecc. All’interno del ristorante Amarines il décor firmato Oscar Lucien Ono accoglie con tinte sabbia e azzurro, soffitti realizzati con la sabbia e lampade a forma di riccio di mare che sembrano pulsare al ritmo delle onde. Ma quando arriva la bella stagione, è fuori che batte il cuore del luogo: sotto una volta di alberi illuminati da ghirlande scintillanti, la cena diventa una parentesi incantata, alla luce di una candela e sotto un cielo trapunto di stelle. Nella sala conviviale o nel patio di Miraé, invece, la cucina si fa racconto di viaggio, un itinerario ideale da Genova a Saint-Tropez, dove Trofie al pesto, Pesci alla ligure, Fiori di zucchina e petits farcis à la provençale diventano capitoli di una storia familiare e solare, innaffiata da vini generosi e sorrisi senza fretta. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43938638]] Colagreco ha portato con sé una filosofia: quella della cucina circolare, della biodiversità rispettata, dei circuiti corti e della stagionalità vera, non di facciata. Il risultato sarà duplice: Amarines, di sera, come un invito ad ancorarsi alla natura e alla propria interiorità, e Miraé, aperto tutto il giorno, come un viaggio sulle note leggere della Dolce Vita.Sempre con quella mano contemporanea che rende Colagreco un poeta, non solo un cuoco. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43938640]] E quando il sole comincia a calare, il bar di Villa Miraè si accende di riflessi caldi, accogliendo viaggiatori e sognatori in un’atmosfera di dolce euforia: cocktail che portano nomi di rotte e orizzonti — Aegean Breeze, Levantine Collins, Andalusian Sunset — invitano a salpare verso porti immaginari, mentre aromi di lavanda, agrumi e erbe fresche si intrecciano all’aria salata della sera. La giornata può proseguire nel solarium affacciato sul mare, dove l’orizzonte si allunga come una promessa, o nella quiete ovattata dell’area benessere, tra massaggi personalizzati, yoga sotto gli ulivi, meditazione al suono delle onde, fino alle terapie olistiche pensate per riallineare corpo e spirito. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43938641]] Villa Miraé non è solo un hotel: è una lente d’ingrandimento sulla bellezza del Cap d’Antibes, un luogo in cui l’arte di vivere incontra la capacità rara di far sentire ogni ospite parte di una storia più grande. Chi varca la sua soglia porta via con sé più di un ricordo: una sensazione, quasi un’impronta nell’anima, fatta di luce mediterranea, di sapori autentici, di momenti sospesi in cui il mondo esterno si dissolve e rimane soltanto il battito lento e rassicurante del mare. E forse è proprio questo il segreto della Villa Miraé: insegnare che il lusso vero non si misura in oggetti o metri quadrati, ma in attimi di pura, silenziosa felicità, quelli che continuano a vivere dentro di noi molto tempo dopo aver chiuso la porta della propria camera con terrazza e aver salutato, a malincuore, questo rifugio incastonato tra sogno e realtà. Credits: Foto reception Villa Mirae : Alexandre Tabaste Foto verdure ripiene (restaurant MIRAE) :MARIONBUTETSTUDIO Foto piatto filetto (Restaurant AMARINES) MARIONBUTETSTUDIO Foto spiaggia: MARIONBUTETSTUDIO Foto piscina Villa MIRAE: MARIONBUTETSTUDIO https://www.france.fr/It/ Autrice dell'articolo Orchidea Colonna orchideacolonna@yahoo.com
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