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La letteratura non deve salvare ma narrare storie che non annoiano
16-03-2025, 09:12
Un arcipelago che non si finisce mai di esplorare. Ecco cos'è Isaac Bashevis Singer per gli scrittori, i giornalisti e per tutti coloro che amano la letteratura. In A che cosa serve la letteratura? (Adelphi, pagg. 210, euro 19, nella traduzione di Marina Morpurgo) Isaac diventa uno di noi. Scrittore prolifico (scrisse circa 18 libri e altri 14 per bambini), giornalista raffinato e chiaro, traduttore da numerose lingue in altre: scriveva altrettanto bene sia in inglese sia in yiddish, traduceva dal tedesco, dal francese, e soprattutto raccontava storie. Si narra che nacque il 11 novembre del 1903. Si narra - dico - perché la data non è certa ma accreditata in base alle interviste rilasciate in vita dallo scrittore. Sembra che alla sua nascita la madre avesse domandato alla levatrice:è maschio o femmina? Lei rispose: è uno scrittore. Isaac si è sempre considerato un narratore, uno scrittore che al centro dei propri romanzi poneva prima di tutto la storia. Fondamentale era per lui il succo degli avvenimenti, il pimento che avrebbe dato gusto alla narrazione. (...) Clicca qui, registrati gratuitamente a www.liberoquotidiano.it e leggi l'articolo integrale di Alberto Pezzini
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