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Politica
M5s, Danilo Toninelli irride Giuseppe Conte: "Una farsa"
Oggi 27-10-25, 11:30
Un tempo fu "democrazia diretta", almeno così sostenevano senza il timore di cadere nel ridicolo. Oggi, invece, è solo e soltanto Giuseppe Conte. Si parla del M5s e della farsesca riconferma del presunto avvocato del popolo a leader del partito. Già, Conte confermato con 53.353 preferenze. Una vittoria inevitabile, dato che era l'unico candidato. Vicenda grottesca, così come era grottesco il quesito proposto ai votanti: "Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione Movimento 5 Stelle?". L'89,3% ha votato a favore, il 10,7% si è schierato contro la riconferma. Bassa anche l'affluenza, se così la si può definire: si è infatti fermata al 58,67 per cento. A rendere il tutto più spiazzante (termine forse fin troppo generoso) c'è stata anche la scelta di Chiara Appendino, l'ex sindaco di Torino la quale giusto un paio di settimane fa si era dimessa dalla vicepresidenza del M5s, segno di presunta rottura (a due settimane dal voto: in definitiva una riuncia assai sostenibile). Appendino aveva poi spiegato il passo indietro criticando proprio la gestione di Giuseppe Conte: "Dobbiamo avere il coraggio di cambiare traiettoria", arringava i suoi la rivoluzionaria Appendino. Rivoluzione gattopardesca, però. Non solo per la riconferma di Giuseppi, ma anche perché la stessa Appendino, clamoroso ma verissimo, alla fine ha votato per lui, a favore della riconferma. Lo aveva anticipato lei stessa venerdì, a votazioni in corso, spiegando di essere stata convinta dal discorso di Conte, discorso in cui aveva assicurato che il M5s sarà "scomodo, libero, pronto ad allearsi solo sulla base di patti programmatici blindati e coerenti con i nostri valori". Tanto è bastato a spazzar via proteste, rotture e dimissioni. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44671072]] Palpabili imbarazzi incrociati, nel M5s. Una votazione talmente surreale da scatenare anche Danilo Toninelli, ex grillino e assai critico con l'attuale linea contiana. Nel suo tiggì, Controinformazione Toninelli, non usa giri di parole e parla di "farsa". "Il fatto che ci sia solo Conte significa che hanno un problema interno", premette. Segue lunga intemerata contro il M5s e contro il suo leader, intemerata il cui perimetro interessa il giusto. Resta il fatto che i grillini e l'ex premier siano stati sbertucciati, a ragion veduta, financo da Toninelli. Mala tempora currunt, per l'universo pentastellato sulla via della disgregazione. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44642300]]
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