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Manovra, Casasco: le nostre osservazioni sono proposte di miglioramento
Oggi 24-10-25, 13:08
Ci sono state e ci sono ancora delle priorità per il nostro Paese. Forza Italia, sin dall’inizio, ha voluto concentrarsi su temi concreti: l’abbattimento delle tasse per il ceto medio, un obiettivo che abbiamo finalmente centrato, e la presentazione di un programma serio e strutturato per la sanità, anche questo raggiunto, con ulteriori 2,4 miliardi che si sommano ai 5 miliardi già previsti. Tuttavia, un punto importante per l’economia da rivedere riguarda la nuova tassazione sui dividendi: una misura che rischia di colpire pesantemente non solo le grandi società, ma anche le piccole e medie imprese”. Lo dichiara Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e responsabile del dipartimento economia. “Oggi – prosegue - un’azienda che detiene una partecipazione inferiore al 10% in un’altra impresa viene doppiamente tassata al 24% sull’IRES, passando tra le due realtà dal 44% al 57% di tassazione. Una impostazione che danneggia la competitività del sistema economico italiano, disincentiva gli investimenti e mina l’attrattività del nostro Paese. Secondo la relazione tecnica, la misura porterebbe circa 1 miliardo di euro nelle casse dello Stato nei prossimi due anni, ma a caro prezzo: perché riduce la propensione a investire, sia per le grandi imprese sia per le PMI. Pur con una manovra credibile, così come dichiarato, che riporta il parametro del deficit/PIL al di sotto del 3% con un anno di anticipo rispettando i vincoli europei, occorre che sui dividenti non ci sia un intervento solo ragionieristico, ma impostato alla crescita, capace di stimolare gli investimenti, sostenere l’occupazione e aumentare il PIL. Questo Governo ha fatto “cose straordinarie”, così come dichiarato oggi nella trasmissione Coffee Break, non solo sul piano della credibilità internazionale, ma anche sul piano economico. Rientrare nel parametro del 3% di deficit/PIL con un anno di anticipo significa creare le condizioni per manovre espansive nei prossimi anni, fondamentali per sostenere la crescita. Sono stati fatti passi importanti anche per le imprese, con l’iper-ammortamento, per il ceto medio, per la sanità, che ha ricevuto fino a 7 miliardi di finanziamenti. Siamo intervenuti anche sulla detassazione dei premi di produzione, dei festivi e degli straordinari, misure che hanno coniugato economia reale ed economia sociale. Sono stati fatti interventi per le famiglie e i giovani. È chiaro che, nel rispetto dei vincoli europei, si tratta di una manovra responsabile. Su alcuni punti, come sugli affitti brevi, Forza Italia ha espresso con chiarezza la propria posizione, come è giusto che faccia una forza di maggioranza che porta un contributo costruttivo e liberale. Le nostre osservazioni sono proposte di miglioramento, basate su analisi e competenza, a differenza di chi — dall’opposizione — critica senza conoscere nel dettaglio i contenuti della manovra. L’obiettivo resta quello di favorire la crescita, e ci fa piacere che anche Confindustria abbia riconosciuto la validità della posizione di Forza Italia. Perché solo attraverso la crescita, l’attrattività e gli investimenti possiamo davvero aumentare i posti di lavoro e i salari. Questo, quanto dichiarato questa mattina in trasmissione. È inaccettabile che i Cinque Stelle speculino su un ragionamento economico complessivo relativo ad una manovra giudicata seria, responsabile e credibile. Piuttosto dovrebbero preoccuparsi del grave danno economico creato al nostro Paese con 210 miliardi di debito causato dal 110% e da 7 miliardi all’anno di reddito di cittadinanza sottratti agli investimenti e alla crescita dell’economia reale”, conclude.
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