Massimo Sanvito: bollette dell'energia più leggere per quasi 6 milioni di famiglie

Sul piatto ci sono tre miliardi tondi tondi, spalmati sui prossimi sei mesi, per dare respiro alle famiglie e alle imprese contro il caro bollette. I tecnici del Ministero dell'Economia e quelli del Ministero dell'Ambiente sono al lavoro per limare gli ultimi dettagli: domani ci sarà un pre-vertice e martedì mattina il decreto- insieme al disegno di legge sul nucleare - sarà al centro del Consiglio dei Ministri. Due i pilastri su cui si baserà lintervento: i sostegni per i nuclei più fragili col potenziamento del bonus sociale (la parte più difficile) e gli interventi a favore delle aziende energivore. Ma andiamo nel dettaglio. Innanzitutto il governo punta ad alzare la soglia Isee a 15mila euro (dall'attuale asticella ferma a 9.530 euro) per consentire a una platea più ampia di famiglie in condizioni di disagio economico o fisico di godere del bonus sociale. Ovvero uno scontro direttamente in bolletta di cui potrebbero beneficiare 5,8 milioni di nuclei famigliari. Tra le ipotesi al vaglio per aiutare le imprese, invece, ci sarebbe un intervento sulle quote Ets (Emissions Trading System, ovvero il sistema di scambio di quote di emissioni nell'Unione Europea per ridurre la Co2 nei principali settori industriali) garantite dal termoelettrico per alleggerire il costo complessivo dell'energia per tutte le fonti. Lo schema dell'esecutivo è chiaro: il costo dell'anidride carbonica sarebbe scaricato sul prezzo dell'elettricità. L'effetto moltiplicativo sulla bolletta finale prevedrebbe uno sconto di quattro-cinque euro per megawattora in relazione a un taglio di circa due euro. Le imprese, non a caso, chiedono di alzare da 150 a 600 milioni le compensazioni per i costi indiretti Ets trasferiti sull'energia elettrica: il governo è pronto a dire “sì” e pure ad accorciare i tempi dei pagamenti (ora a due anni). La strada da percorrere dovrà in ogni caso rispettare i paletti dell'Unione europea sugli aiuti di Stato. Per quanto riguarda poi il comparto idrolettrico, l'orientamento del governo è quello di agganciare i rinnovi o prolungare le concessioni per le grandi centrali l'86% è già scaduto o scadrà entro il 2029 - alla cessione al Gestore dei servizi energetici (Gse) dei diritti su una quota dell'energia elettrica prodotta. L'entità, però, è ancora tutta da stabilire. Infine, ma non certo per importanza, nel decreto ci sarà spazio anche per una stretta sugli operatori energetici: più controlli per sanzionare quelli che caricano in bolletta costi aggiuntivi o non concedono tutti gli sconti sostituendoli con altre voci e dunque generando confusione tra i consumatori. Parola d'ordine: trasparenza. E non si esclude che nei prossimi mesi vengano messi in campo nuovi interventi all'interno di questo processo a tutela dei cittadini Allo studio c'è anche l'annullamento del differenziale tra il costo del gas sul mercato europeo, vale a dire l'indice Ttf della Borsa di Amsterdam, e quello sul mercato all'ingrosso italiano (l'indice Psv): una soluzione che consentirebbe un ribasso immediato delle bollette, anche di quelle dell'elettricità legate in parte all'andamento del prezzo del metano. Previsti anche interventi per ridurre gli oneri per la distribuzione del gas naturale. Non mancano, poi, ripercussioni legate al possibile accordo di pace tra Ucraina e Russia. Gli scambi con quest'ultima potrebbero dunque riaprirsi a breve. «Se si arriva a un accordo, si riapre il South Stream. Mi rendo conto che è ancora difficile parlarne a guerra in corso ma viene naturale pensare che si potrebbero riaprire molti tavoli, dalla ricostruzione dell'Ucraina alla riapertura degli scambi», ha spiegato il ministro all'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.    

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