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Salute
Matteo Bassetti suona l'allarme: "Influenza K? Ondata anomala, casi molto gravi"
Oggi 19-12-25, 10:49
Alla vigilia delle festività natalizie l’Italia si trova nel pieno di una vera e propria ondata influenzale, con un numero crescente di casi di influenza K e da un aumento preoccupante delle polmoniti. Una situazione che non riguarda solo le forme lievi, ma che sta facendo registrare anche quadri clinici severi, come confermato dal virologo Matteo Bassetti. Al centro c’è il virus influenzale di tipo A, sottotipo H3N2, noto proprio come influenza K, che colpisce in modo particolarmente aggressivo l’apparato respiratorio e che, secondo gli esperti, sta mostrando una diffusione e una virulenza fuori dall’ordinario. Il fenomeno non è circoscritto al nostro Paese. La circolazione del virus è intensa su scala globale e sta mettendo sotto pressione i sistemi sanitari di numerose aree del mondo. In questo contesto, avverte Bassetti, "c'è un aumento anche in Italia dei casi gravi". E aggiunge: "Evidentemente il caso più grave della influenza sono polmoniti". Il virologo, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, sottolinea come il polmone sia il principale bersaglio del virus, spiegando così l’impennata delle complicanze respiratorie. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45459214]] L’emergenza, però, va ben oltre i confini nazionali. Il governo della Bolivia ha proclamato lo stato di allerta epidemiologica per l’influenza H3N2, mentre in Europa quasi tutti i Paesi stanno affrontando difficoltà analoghe, dall’Inghilterra al Portogallo, passando per Spagna, Germania e Svizzera. Anche fuori dal continente europeo la situazione desta preoccupazione, con un aumento dei casi segnalato in Canada, Stati Uniti e Messico. Secondo Bassetti, la portata di questa diffusione non ha precedenti recenti: "Siamo di fronte veramente a un'ondata anomala di questo H3N2 che non si era mai vista prima. Così imponente, così contemporaneamente in così tanti paesi, tanto che gli inglesi l'hanno definita "flunami", cioè uno tsunami influenzale. Una vera e propria pandemia che sta riguardando davvero tanti Paesi". A rendere il quadro ancora più complesso non è soltanto il numero dei contagi, ma anche la loro severità: "Non sono soltanto di più (in termini di numeri) i casi, ma sono anche più aggressivi". Dal punto di vista epidemiologico, l’incidenza maggiore continua a registrarsi tra i più piccoli. La fascia d’età 0-4 anni è quella più colpita, con circa 38 casi ogni 1.000 assistiti. A livello territoriale, le regioni che stanno pagando il prezzo più alto sono Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Sardegna. Il crescente afflusso di pazienti negli ospedali è un altro segnale d’allarme. Come chiarisce Bassetti, "Nella maggioranza dei Paesi si sta riportando un aumento significativo dei casi che arrivano in ospedale, anche quindi dei casi più gravi, evidentemente il caso più grave della influenza sono polmoniti. Perché il primo bersaglio del virus influenzale è proprio il polmone e quindi stanno aumentando, anche in Italia sono significativi". Un quadro che, alle porte del Natale, invita a non sottovalutare i sintomi e a mantenere alta l’attenzione sul fronte della prevenzione.
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