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Politica
Meloni riferisce in Parlamento: "L'Italia riportata in Serie A. Stabilità politica rara"
Oggi 22-10-25, 09:55
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a palazzo Madama dove terrà le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. La premier è stata accolta dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Da Gaza alla Russia, passando per l'Ue e le politiche sul clima, qui di seguito le sue dichiarazioni. "ITALIA IN SERIE A" -L'ultimo rating dell'agenzia Dbrs riporta l'Italia dove merita di stare, "in serie A". "Il Consiglio europeo si terràancora una volta in un frangente internazionale complesso. L'Italia si presenta al compimento del terzo anno del governo, forte di un ritrovato protagonismo internazionale che le viene riconosciuto, e di indicatori economici che la rendono apprezzata e attrattiva per gli investitori", ha affermato Meloni. Un'Italia "forte di una stabilità politica rara nella storia repubblicana". ISRAELE E PALESTINA - "Dopo molto tempo c'è una prospettiva credibile" per arrivare alla pace in Medio Oriente, "si tratta dei primi passi di un percorso lungo e faticoso, l'equilibrio èfragile". Meloni spiega che nel trattato di pace,l'Italia "ha giocato un ruolo di primo piano". "Hamas deve accettare di non avere alcun ruolo e deve essere disarmato", afferma Meloni. Per il "piano in 20 punti sulla crisi mediorientale" siamo "molto grati a tutti i mediatori per lo sforzo diplomatico, Egitto, Qatar e Turchia soprattutto al presidente degli Usa Donald Trump che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo". L'Italia, sottolinea la premier, èpronta a fare la sua parte per la pace in Medio Oriente. "Quando le condizioni saranno rispettate saremo pronti a riconoscere lo Stato della Palestina", dice. La soluzione èquella dei "due popoli, due Stati", ribadisce.La violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas "dimostra ancora una volta chi sia il principale nemico dei palestinesi ma la conseguente rappresaglia israeliana rappresenta un'altra scelta che non condividiamo". CARABINIERI A GAZA - In ogni tanto per Gaza "l'Italia continua a svolgere un lavoro intenso che la pone al primo posto tra le nazioni occidentali ed è pronta a incrementare il suo sforzo", e "da troppe parti, soprattutto per interesse, si finge di non vederlo o si tenta di negarlo". In questo senso, sottolinea, "abbiamo espresso la piena disponibilità aessere co-organizzatori della Conferenza sulla ricostruzione della Striscia, che si terrà al Cairo".Per il percorso di pace in Medio Oriente "siamo pronti a contribuire con i nostri Carabinieri, già da anni presenti a Gerico, per la formazione della polizia palestinese, e nella missione UE per Rafah, il cui numero siamo pronti ad aumentare. Lo ribadirò di persona al presidente Abbas, con cui mi sono data appuntamento a Roma per i primi di novembre"."L'Italia è allo stesso tempo pronta a contribuire attivamente al 'giorno dopo', anche partecipando - qualora le fosse richiesto - ai lavori del 'Board of Peace', l'organo di governo provvisorio per la Striscia. Siamo pronti a fare la nostra parte sul piano del ripristino delle infrastrutture essenziali a Gaza, specialmente quelle sanitarie. RUSSIA E UCRAINA -Sull'Ucraina "la nostra posizione non cambia e non può cambiare davanti alle vittime civili alle immagini delle case sistematicamente bombardate dai russi sulla popolazione civile che resiste da oramai quattro anni. Il nostro sostegno al popolo ucraino rimane determinato nell'unico intento di arrivare alla pace, l'ho detto a Zelensky anche pochi giorni fa al telefono". "Lasciatemi nuovamente nettamente ribadire la posizione del governo: ciascuna nazione contribuirà agli sforzi" dei Volenterosi per Kiev ma "l'Italia ha già chiarito che non prevede l'invio di soldati nel territorio ucraino", ha quindi sottolineato ilpresidente del Consiglio. Va piuttosto "incrementata la pressione" di conseguenza "le sanzioni" nei confronti della Russia, ma sul punto degli asset russi "congelati" di cui si discute "bisogna rispettare il diritto internazionale". "Col G7 discutiamo di possibili misure sui beni congelati russi, ma come anche altri Paesi riteniamo di dover rispettare diritto internazionale e principio di legalità, tutelare la stabilità finanziaria delle nostre economie, garantire la sostenibilità di ogni passo che dovesse essere intrapreso", ha spiegato Meloni. LA NATO E L'UE - Quindi un messaggio alla Nato e alla Ue: "Tutti sosteniamo la necessitàdi proteggere il fianco Est ma non possiamo permettere che si perda di vista il fianco Sud. Dobbiamo essere pronti anche di fronte alle minacce alla nostra sicurezza per l'instabilitàin Medio Oriente" e in analoghi quadranti. In questo senso"l'Italia ha già cominciato il percorso di rafforzamento della sua difesa, aderendo ai finanziamenti agevolati previsti da SAFE, Security Action for Europe, con l'assegnazione di 14,9 miliardi di euro, il che ci consente - come abbiamo annunciato e come dimostra la legge di bilancio - di rafforzare la nostra difesa senza distogliere un solo euro dalle altre priorità che il Governo si è dato". CLIMA E GREEN DEAL-"Vogliamo abbandonare l'approccio ideologico" della Ue sul green deal, "l'Italia non potràsostenere la proposta di revisione" della Commissione europea "della legge sul clima se non ci saràun cambio di approccio", ha quindi avvertito Meloni. "Basta con le follie verdi"."Voglio premettere che l’Italia sostiene, e continuerà a sostenere, un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni, un obiettivo che consideriamo importante non solo per la nostra salute e i nostri territori, per la nostra autonomia strategica. Ma riteniamo che il modo migliore per non raggiungere questo obiettivo sia continuare a rincorrere un approccio ideologico, e pertanto irragionevole, che impone obiettivi insostenibili e irraggiungibili, che producono danni al nostro tessuto economico-industriale, indeboliscono le nazioni europee e rischiano di compromettere definitivamente la credibilità stessa dell’Unione Europea. Perché qui si tratta prima di tutto di credibilità: come possiamo risultare credibili agli occhi dei nostri partner internazionali, e degli investitori, se ci poniamo obiettivi inverosimili, perfino dannosi, per chi volesse fare impresa in Europa e in Italia? Noi vogliamo abbandonare quell’approccio ideologico che ha caratterizzato la stagione del Green Deal, per abbracciare un pragmatismo serio e ben ancorato al principio di neutralità tecnologica".
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