"Ne hanno presi 12 in poche ore": la risposta devastante di Mosca dopo l'attacco di Kiev nelle notte

Il massiccio attacco notturno con droni su Mosca e dintorni serve a "spingere" il presidente russo Vladimir Putin ad accettare una tregua aerea proposta da Kiev. A spiegarlo è stato un portavoce del governo ucraino. "Questo è un altro segnale a Putin affinché prenda in considerazione una tregua aerea", ha detto Andriy Kovalenko, portavoce del Centro governativo ucraino contro la disinformazione. Kiev è intenzionata a mettere un cessate il fuoco parziale sul tavolo dei colloqui di oggi a Gedda con la delegazione americana. Intanto dopo la tempesta di fuoco della notte sulla testa di Putin nel cielo di Mosca, arriva la risposta durissima della Russia sul campo di battaglia che conquista più di dieci città in pochissime ore. La Russia ha annunciato la riconquista di 12 villaggi nel Kursk. A quanto riferito dal ministero della Difesa di Mosca, le truppe russe hanno ripreso il controllo di un territorio di circa 100 chilometri quadrati. Intanto Mosca fa quadrato con i suoi "vicini". Il presidente russo incontrerà infatti il leader bielorusso Alexandr Lukashenko questa settimana. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitrj Peskov, nel corso di una conferenza stampa. "L'incontro con Lukashenko avrà luogo questa settimana, ci stiamo preparando. Alexandr Grigorievich è sempre un ospite gradito nel nostro Paese. Sarà una visita ufficiale e si svolgeranno negoziati molto, molto produttivi", ha dichiarato Peskov.

CONTINUA A LEGGERE