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Padre e figlia morti nello schianto dell'ultraleggero: i dubbi sulla dinamica
31-08-2025, 10:30
Un tragico incidente aereo ha causato la morte di Massimiliano Monticone, 49 anni, ex pilota dell’Aeronautica Militare, e della figlia diciottenne Simona, quando il loro ultraleggero si è schiantato sabato mattina nelle campagne tra Livorno Ferraris e Lamporo, in provincia di Vercelli. Il velivolo, che sorvolava un campo di riso vicino al canale Cavour, si è disintegrato nell’impatto, prendendo fuoco. I corpi carbonizzati delle vittime sono stati estratti due ore dopo dai vigili del fuoco e portati all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per l’autopsia. Sul posto sono intervenuti carabinieri e un’ambulanza del 118, ma non c’è stato nulla da fare.La procura ha aperto un’indagine per chiarire le cause del disastro, ipotizzando un guasto tecnico o un errore umano. Tuttavia, chi conosceva Monticone, esperto pilota e controllore di volo, esclude l’errore umano, sottolineando la sua competenza. Silvio Landi, responsabile dell’Accademia di volo, ha confermato la sua esperienza, notando che l’incidente è avvenuto al rientro da un volo e che le condizioni meteo erano ottimali. L’assenza di testimoni, data la zona isolata, complica le indagini. Monticone, residente in provincia di Alessandria, aveva trasmesso la passione per il volo alla figlia Simona. La sua pagina Facebook, ricca di foto di aerei, testimonia il suo amore per il volo, una passione che, tragicamente, ha segnato la fine di entrambi.
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